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The Man In The High Castle 2×03 – TravelersTEMPO DI LETTURA 4 min

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[…] Perciò il Signore riversò una pioggia da sé, non pioggia d’acqua o di rugiada ma di zolfo e di fuoco, zolfo sul fetore della lussuria, fuoco sull’ardore della libidine, affinché la pena fosse il contrappasso della colpa.

Questa citazione di Papa Innocenzo III presa direttamente dal De Contemptu Mundi (sive De Miseria humane conditionis) rappresenta perfettamente lo spirito dell’episodio. Contrappasso è la parola del giorno, contrappasso è quello che sta sperimentando sulla propria pelle John Smith. Non c’è bisogno di una laurea in storia contemporanea per immaginare cosa sia successo dopo la seconda guerra mondiale nel mondo di Philip K. Dick e cosa stia succedendo tutt’ora. L’applicazione delle leggi di Norimberga estese a tutta la popolazione ha portato un cambiamento di cultura attivo nei primi anni, passivo successivamente. Per quest’ultimo si intende che, a distanza di diversi anni, per molte persone l’essere sottomessi a tedeschi o giapponesi non è più una novità, è la normalità. Ma le leggi non sono valide solo per i paesi conquistati dalle potenze dell’Asse (ma l’Italia?), sono proprio le potenze vincitrici a dover dare il buon esempio e applicarle senza benché minimo dubbio. Ed è proprio qui che entra in gioco il contrappasso: John Smith (interpretato da Rufus Sewell, senza ombra di dubbio l’attore più talentuoso in questa serie targata Amazon) dopo anni e anni di cieca obbedienza verso il Reich, si trova faccia a faccia con quelle orribili e disgustose regole che lui stesso deve far rispettare. L’efficienza e l’efficacia, dovuta alla precedente alienazione verso il culto dell’uomo ariano, che vedeva nel Obergruppenführer il suo massimo esponente si sgretola quando questo deve affrontare una delle parti più oscure di quel culto che tanto venera. Questo sentimento provato da Smith è strettamente collegato a quel problema, ancora irrisolto, della vera cattiveria dei nazisti che furono nel nostro mondo. John è, tralasciando gli omicidi commessi per mano sua, davvero cattivo o sta solo eseguendo gli ordini? Se fosse così cattivo, perché ora sta rischiando tutto per salvare suo figlio? Questi dubbi hanno avuto un ruolo cruciale nel Processo Di Norimberga, tanto da essere diventati studi pisco-sociologici. Da ricordare è l’esperimento di Milgram che ha mostrato quanto sia facilmente persuasivo l’essere umano, scoperta che rende il tutto ancora più complicato e difficilmente valutabile.

Thomas. We’re all very proud of you. Do you know that?

Il character di Rufus Sewell sta diventando sempre più difficilmente collocabile in una scala dal bianco (che sta per purezza cristallina) al nero (che sta per Negan). Si potrebbe collocare nel mezzo, un grigio forse un po’ più tendente al nero. Un personaggio discutibile ma anche alquanto comprensibile.
Questa grisgiosità non è caratteristica esclusiva del Obergruppenführer, è condivisa anche dagli altri protagonisti di serie: da Juliana a Frank, dall’Uomo Nell’Alto Castello a Joe. La linea di demarcazione tra bene e male, a differenza di ciò che viene insegnato da bambini, è labile. Chi ha affrontato sulla propria pelle questa fugacità è Juliana che ha visto le luci ed ombre sia della Resistenza sia della parte giapponese degli USA. Trovarsi a chiedere asilo politico nel finire dello scorso episodio, rende il personaggio non solo vittima degli eventi, ma anche vittima delle sue scelte discutibilissime che l’hanno portata ad affidarsi al nemico. Il personaggio di Alexa Davalos sembra essere entrato fin dall’inizio della serie in un loop costante tra evoluzione ed involuzione: ogni volta che la sua storia sembra doverla portare verso un qualcosa, lei scappa e ritorna alle origini, diminuendo solamente la fiducia che il prossimo ha verso di lei. Chi invece gode di una caratterizzazione più acuta, anche se non troppo dettagliata, è il compagno di avventura di Frank Frink, Robert Childan. Pur essendo solamente un personaggio secondario, il mercante/truffatore, con i suoi modi e manie, è quel che serve a rilassare lo spettatore e a rilasciare la tensione pregnante che avvolge lo show.
L’altro personaggio che riesce a togliere allo show l’alone tenebroso e disilluso verso il mondo è il Ministro Del Commercio Giapponese, Nobusuke Tagomi. Quando le cineprese della serie di Spotnitz inquadrano l’attore Giappo-Americano, l’atmosfera cambia completamente e si entra a far parte di un mondo fatto di pace, bontà e mistero. Se le prime due caratteristiche sono tratti fondamentali del character fin dal pilot, l’alone di mistero che lo circonda è in continua ascesa sin dallo scorso final season e tuttora ancora permea l’unico personaggio che si muove tra le due dimensioni.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Rufus Sewell
  • Scenografia
  • Cliffhanger
  • Robert Childan
  • How I Met My Dad
  • Juliana in stallo

 

Quando si fonda storia, fantasy, thriller e drama non può che uscire The Man In The High Castle. Possiamo dire che finalmente si è cominciato a premere i pulsanti giusti?

 

The Road Less Traveled 2×02 ND milioni – ND rating
Travelers 2×03 ND milioni – ND rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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