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Upfronts 2017-2018: NBCTEMPO DI LETTURA 9 min

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Al solito la NBC è la prima ad inaugurare la settimana degli Upfronts dei 5 principali canali broadcast e, al solito, non può che dettare il ritmo (insieme a FOX) circa le strategie, i trend e le schermaglie serali che ci saranno a partire da Ottobre in poi (salvo ovviamente cambi dell’ultimo minuto e serie da lanciare in midseason).
Da vari anni a questa parte la scala di valutazione dei rating e del numero di spettatori ha visto un vigoroso ridimensionamento dovuto ad un massiccio uso dei DVR, un conseguente incremento di valore nelle visioni +3 e +7 (che per i non addetti ai lavori significa visione del programma registrato dopo 3 giorni dalla messa in onda e dopo 7) ed un innegabile aumento della fruizione on demand, legale o meno che sia. Alla luce di ciò, per il Pavone è stata un’annata molto buona, specialmente alla luce delle scorse annate, perchè è riuscito a compiere una sorta di miracolo con This Is Us portando i rating sempre sopra il 2.0 e toccando addirittura i 3.4 con il season finale. E 3.4 era una cifra impensabile per qualsiasi network da diversi anni a questa parte.
Con la serie di Dan Fogelman il network ora si trova tra le mani una gallina dalle uova d’oro, esattamente come poteva essere Empire per la FOX prima che venisse letteralmente svilito sia a livello di trama che di spin-off, e la scelta di Greenblatt di spostare lo show nello slot delle 9 del giovedi sera è forte e chiara: la serie può battere chiunque, sia la “TGIF night” di Shonda Rhymes e ABC, sia la massiccia serata comedy della CBS con un certo The Big Bang Theory che ha sempre dominato.
This Is Us a parte, NBC ha rinnovato la maggior parte dei suoi show cassandone solo 3 (più Grimm che era alla sua stagione finale) e rinnovando tutti gli altri tra cui non può che spiccare il franchise Chicago che, forte anche dei suoi crossover stagionali, mantiene NBC stabile e lontana da possibili terremoti del palinsesto. C’è ovviamente un ma perchè, in tutto questo potpourri, Chicago Justice e Trial & Error sono
ancora nel limbo e per ora non sono ancora stati nè cancellati nè
rinnovati, il che rende tutto ancora più criptico circa la Midseason
Schedule che verrà.
Per la nuova stagione il Pavone punta principalmente su prodotti di una certa caratura e che, come This Is Us, siano in grado di far empatizzare lo spettatore il più possibile. Ecco quindi arrivare un drama patriotico (The Brave), un sempre sicuro drama dalle tinte procedurali che ruota intorno ad una storia vera e che non può che riportare alla mente American Crime Story: The People V. O.J. Simpson (Law & Order True Crime: The Menendez Murders), il classico paio di comedy che può piacere come no (A.P. Bio e Champions), un revival che fa clamore (Will & Grace) e alcuni drama che coprono praticamente tutti i gusti ed i target di pubblico possibili ed immaginabili (Good Girls, Reverie e Rise). Ricapitolando: 3 nuove comedy e 5 nuovi drama per una stagione che si preannuncia solida e senza grossi scossoni. Esattamente quello che Greenblatt sperava di avere da diversi anni a questa parte.

Serie cancellate/concluse: Emerald City (Stagione 1), Grimm (Stagione 6), Powerless (Stagione 1), The Blacklist: Redemption (Stagione 1).
Serie rinnovate: Blindspot (Stagione 3), Chicago Fire (Stagione 6), Chicago Med (Stagione 3), Chicago P.D. (Stagione 5), Great News (Stagione 2), Law & Order: Unità Speciale (Stagione 19), Shades Of Blue (Stagione 3), Superstore (Stagione 3), Taken (Stagione 2), The Blacklist (Stagione 5), The Carmichael Show (Stagione 3), The Good Place (Stagione 2), This Is Us (Stagione 2), Timeless (Stagione 2).
                                                                                                                                                                  

                                                                                                                                                                  


A.P. BIO: A volte ci si chiede come certe comedy possano nascere e prendere forma ed è esattamente il caso di questo show visto che vede il protagonista, un professore di filosofia, perdere il lavoro dei propri sogni per poi finire ad “insegnare” biologia alle superiori (chiaramente una materia relata alle sue conoscenze). La serie è ideata da Seth Meyers, Mike O’Brien e Lorne Michaels, tre veterani del SNL che sicuramente sanno il fatto loro circa umorismo ed ilarità ma che devono probabilmente imparare ancora molto su come creare serie tv. L’unico elemento interessante dello show è il titolo: A.P. Bio è infatti l’acronimo di Advanced Placement Biology. Limitatevi a questa conoscenza e non addentratevi oltre.

CHAMPIONS: Freeform ha appena annunciato la cancellazione di Baby Daddy e NBC invece presenta praticamente lo stesso show solamente spostata qualche anno più avanti, con un bambino adolescente invece che appena nato. Niente di nuovo quindi: un bambino irrompe nella vita di un uomo/ragazzo che all’improvviso deve crescere e diventare un padre. Ovvie reminiscenze di About A Boy e di un’altra manciata di film e serie tv vengono a galla proprio a causa di una trama già vista e rivista. Nemmeno sapere che la creatrice (e probabile showrunner) è Mindy Kaling, la stessa creatrice e protagonista di The Mindy Project, può risollevare aspettative ed interesse circa Champions. Ovviamente sentitevi liberi di tentare la sorte.

GOOD GIRLS: Partiamo dalla trama che potrebbe tranquillamente essere quella di una comedy: tre madri decidono di rapinare un supermercato per provare finalmente a condurre una vita agiata e senza problemi economici, tuttavia, dopo avercela fatta e aver preso un bottino molto più grande di quanto si aspettassero, non possono che arrivare i problemi circa il come gestire la situazione senza finire in carcere. Il plot ha tutte le tinte della comedy ma è in realtá un drama creato da Jenna Bans, sceneggiatrice al soldo di Shonda Rhymes, il che non può che far ben sperare circa la gestione e l’evoluzione di una trama che, per quanto semplice, può riservare molte sorprese. Ah, dimenticavamo di dire: la Bans era una delle sceneggiatrici di Desperate Housewives. Good Girls potrebbe riservare le stesse piacevoli sorprese.

LAW & ORDER TRUE CRIME: THE MENENDEZ MURDERS: Il franchis Law & Order si continua a moltiplicare e cresce in modi impensabili tanto da creare una nuova versione “True Crime” per approfondire veri casi di omicidio, famosi ovviamente. Ed ecco quindi che Dick Wolf amplia ulteriormente il suo potere all’interno della NBC con una serie che si fregia del nome di Law & Order per presentare una versione broadcast di American Crime Story. Non sorprende quindi che la serie abbia solo 8 episodi e nel cast ci sia una certa Edie Falco che da sola vale il prezzo del biglietto. L’idea è ovviamente buona, dal trailer si può anche constatare una certa cura nel dettaglio e nelle riprese quindi l’hype non può che essere alto. Il fatto che siano solo 8 episodi poi diminuisce la possibilità di trovarsi di fronte un abominio.

REVERIE: Mickey Fisher, creatore di Extant, sceglie Sarah Shahi come protagonista del suo nuovo drama fantascientifico in cui una “classica e brillante negoziatrice di ostaggi subisce un dramma personale che la porta ad abbandonare il lavoro per andare ad insegnare in un college” salvo poi entrare in contatto con un programma di realtà virtuale che rende i sogni reali. Detta così la trama sembra molto vaga e potrebbe portare letteralmente ovunque, il fatto che Fisher sia il creatore e lo showrunner rassicura e non poco, Shahi come protagonista è invece una sicurezza ed un piacere per gli occhi. Segnatevela nel block notes come possibile sorpresa del 2017/18.

RISE: Partiamo dal backstage perchè la trama di Rise potrebbe non essere così intrigante come i nomi dei suoi creatori e dei protagonisti: Jason Katims e Jeffrey Seller come menti, Josh Radnor come corpo pulsante del tutto. La serie è tratta dal libro Drama High: The Incredible True Story Of A Brilliant Teacher, A Struggling Town, And The Magic Of Theater di Michael Sokolove e, come da titolo, tratta la storia di Sokolove come insegnante di teatro in una piccola cittadina americana. I nomi altisonanti purtroppo vanno cozzare con una trama che, al giorno d’oggi, potrebbe non essere più così interessante, nonostante il faccione simpatico di Ted Mosby. Non promette benissimo ma è sicuramente da valutare il risultato finale in midseason.

THE BRAVE: Gli americani ed il patriottismo sono una cosa sola e la cosa si percepisce soprattutto negli stati centrali dove la bandiera degli Stati Uniti è sacra e ogni militare merita il massimo rispetto possibile. Quello che era conosciuto fino a qualche tempo fa come For God And Country (titolo appunto molto patriottico) si presenta come un drama militare in cui da Washington, grazie al “sistema di sorveglianza più avanzato del mondo”, vengono guidati gli uomini di una special force americana, obiettivo: liberare cittadini americani nei luoghi più pericolosi del mondo. Ovviamente riuscendoci, il lieto fine è d’obbligo. Mike Vogel e Anne Heche sono i due protagonisti, sul campo e dalla sala di comando, che avranno il compito di far sventolare di nuovo la bandiera a stelle e strisce nelle case degli americani. Può funzionare come no, di sicuro gli amanti del sano adventure-drama ne saranno estasiati, tuttavia va valutata la bontà del programma nel lungo periodo. Il trailer può dare una buona idea di ciò che ci si deve aspettare da The Brave.

WILL & GRACE: 21 Settembre 1998: series premiere. 18 Maggio 2006: presunto series finale. 18 Gennaio 2017: annunciato il revival composto da 10 episodi. 5 Aprile 2017: aumentato a 12 il numero di episodi totali. 14 Maggio 2017: Bob Greenblatt dice “It’s my hope that we will have more than that” e allora l’idea che non sia solo un semplice revival perchè sono terminate le idee prende forma. Ritornano tutti e 4 i protagonisti dello show e a distanza di 11 anni non può che far piacere anche se, bisogna dirlo, c’è sempre la paura che l’operazione revival possa rovinare tutto ma è pur sempre una sit-com ed è pur sempre Will & Grace. Basta questo per avere arcobaleni alla bocca.

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