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The Flash 3×01 – FlashpointTEMPO DI LETTURA 7 min

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Per avviarci a commentare quest’attesissima première di The Flash, dobbiamo necessariamente partire dal discusso finale della scorsa stagione, o, meglio, da quel controverso paio di minuti conclusivi. Pochi minuti che hanno rovesciato la resa dell’episodio e (in teoria) sconvolto l’economia futura dell’intera serie. Bene, se in molti hanno gridato allo scandalo, ad una trovata evitabile, ad un mero “salto dello squalo”, chi scrive ha invece subito apprezzato una simile svolta, trovandoci del notevole coraggio. Per una volta, infatti, degli autori si sono “piegati” a ciò che la storia pretendeva, senza nascondersi dietro ai limiti di leggi televisive non scritte: Barry/Flash è un figlio che ha da sempre rimpianto di non essere stato cresciuto dalla madre, il suo più grande desiderio è quello di salvarla, è un viaggiatore del tempo e può farlo; in qualsiasi universo, nessuno si fermerebbe davanti a nulla, non c’è rischio che tenga.
Premessa, come dicevamo, necessaria, visto che alla luce di quanto accade in “Flashpoint” o, meglio, di quanto accade nella parte finale, si può ben immaginare quanto la delusione possa esser stata doppia nell’assistere al rapido dietrofront degli autori. Partire dalla conclusione appare quindi doveroso per comprendere con quale approccio commenteremo l’episodio, visto quanto, anche stavolta, sia stata capace di rovesciare totalmente la buona parte di minutaggio che l’ha preceduta.

Yeah, well, one day, soon, Barry, you’ll be begging me to kill her again.

Eppure le premesse per stupire gli spettatori, ancora una volta, c’erano tutte. Dopotutto abbiamo sempre lodato The Flash, e di riflesso i suoi autori, per come abbia sempre cercato di rinnovarsi, all’interno delle proprie stagioni, e allo stesso tempo rinnovare il genere supereroistico in onda sui canali televisivi generalisti (il quale, tra la catastrofica deriva di Arrow, l’arrivo di un’anacronistica Supergirl, fino all’ultimo “simpatico” Legends of Tomorrow, non gode certo di grande credito), escludendo quindi, per ovvie ragioni, i prodotti di Netflix. Il team creativo, in questo caso, ha sempre dimostrato una significativa attenzione all’evoluzione del linguaggio televisivo contemporaneo, sfruttando le estreme potenzialità del materiale di base, pur essendo comunque alla base più che canonici, osando quanto bastava per soddisfare i nostri ormai esigenti palati. Ecco, la colpevolezza maggiore di “Flashpoint” è così proprio quella di aver rinunciato troppo presto ad osare ulteriormente, per la serie: sì sconvolgiamo tutto, facciamo come ci pare, ma tanto poi rimettiamo subito tutto apposto. E no, non ci facciamo certo bastare la battuta finale, che suggerisce una misteriosa rottura tra il detective West e sua figlia, come sola conseguenza delle azioni di Barry.
Di deliziosi divertissement in Flash ne abbiamo visti tanti e anche amati, vedi il viaggio su Terra-2 della scorsa stagione che ha immediatamente esaltati poiché nascevano chiaramente con quell’intento, ossia intrattenere lo spettatore giocando col genere. Non erano posti come cliffhanger di un’intera stagione, non erano il risultato di una crescita del protagonista (o, anzi, di una fortissima marcia indietro, comunque comprensibile). Insomma, il “paradosso” di cui si è parlato a lungo in questi mesi di attesa, poteva, e magari doveva, durare di più, essere più incisivo e importante, sia per com’era nato, sia per come si stava mano a mano sciogliendo durante questo stesso episodio.
Come leggere sennò, la ricostituzione di un team formato dai personaggi principali “alternativi”, con diversi background alle spalle, rimessi insieme dal Barry “in pensione”, quasi come un vero e proprio Pilot 2.0? Come interpretare il quadretto della famiglia Allen al completo e felice, minato da un Joe West da recuperare e un interessante Reverse-Flash come nemesi/consulente sulla nuova situazione, se non come elementi ricorrenti da fronteggiare per almeno, chissà, una mid-season? Ergerci a sostituti degli sceneggiatori non è nelle nostre corde, eppure non possiamo esimerci dal domandare se tutta questa fretta di ritornare alla normalità tradizionale della serie (che già in qualche punto della scorsa stagione, data anche l’ingente mole di episodi, aveva iniziato a mostrare qualche segno di ripetitività) fosse davvero necessaria.
Alla fine può esser stato anche curioso e piacevole assistere ai vari cambiamenti della nuova realtà creata da Barry ma, come già abbiamo citato sopra, c’è già stato il viaggio su Terra-2 a regalare un simile intrattenimento, e paiono davvero pochi gli elementi “originali” in più per considerarla una concreta novità (almeno, in quel caso, c’era Killer Frost, non lo speedster sfigato). Barry è stato uno di questi, più maturo di allora, specie dopo i fatti che hanno chiuso la scorsa stagione, ed è stato interessante vederlo alle prese nella gestione di questa nuova vita, lontano dai cari di un tempo ma soprattutto senza “aiutanti”, risolvendo i vari ostacoli della puntata con un’iniziativa di gran lunga superiore a tanti altri precedenti. È stato anche piuttosto, e forse stranamente, piacevole vedere il suo avvicinamento ad Iris, con tanto di romantico discorso sul destino e sull’essere “completi” (alla Jerry Maguire) per nulla fuori posto, soprattutto in assenza degli anni passati sotto lo stesso tetto a complicare e a rendere perlomeno “ambigua” la loro storia d’amore. Ma tutto scompare quando per mettere a posto le cose, si deve uccidere la madre di Barry ancora una volta, una povera Nora Allen che ha davvero subito troppo da questi autori, specie se liquidata con tutta la naturalezza del mondo: tanto che vuoi che sia, una volta più, una volta meno, stavolta ce l’avevamo quasi fatta però.
 

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELDMarvel’s Agent CarterGotham e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.

 

  1. Fa il suo debutto The Rival, altro velocista malvagio sfornato dalla Forza di Velocità. Apparso per la prima volta su Flash Comics #104 del 1949, Il Rivale era Edward Clariss, un professore dell’Università frequentata da Jay Garrick. Credeva di essere riuscito a ricreare la formula che diede al Flash della Golden Age i suoi poteri, che lui chiamava “Velocity 9”. Deluso al rigetto della sua scoperta da parte della comunità scientifica, Clariss divenne un criminale, indossando una versione più scura del costume di Jay Garrick. La versione della sua formula, tuttavia, ha un effetto temporaneo, il che fa in modo che The Rival venga sconfitto quando la formula nel corpo viene del tutto metabolizzata.
  2. Fa il suo debutto Wally West con il suo futuro costume da Kid Flash. La storia che racconta su come ha ottenuto i suoi poteri è anche molto simile a quella dei fumetti. Va sempre precisato, però, che il serial ha preferito adattare la versione New52 del personaggio con il look afroamericano. Quindi queste origini sono fedeli si, ma per tale versione afro del personaggio.
  3. Lo scontro tra Flash e Rival finisce nella stessa maniera in cui finì quello tra lui e il Mago del Tempo nell’episodio pilota.
  4. La puntata adatta in maniera povera e liberamente tratta il crossover DC chiamato Flashpoint. Il leitmotiv che da vita a tutta la storia è, infatti, legato alla morte di Nora Allen, la cui sopravvivenza (resa possibile a causa di un misterioso viaggiatore del tempo che l’ha impedita) ha dato vita ad una totale riscrittura della realtà, dove il mondo di Flashpoint si presenta dilaniato dalla guerra tra Aquaman e Wonder Woman e dove, sotto la maschera di molti supereroi, non si nasconde il solito alter-ego da tutti conosciuto. Per esempio, a Crime Alley fu Bruce Wayne a morire invece che i suoi genitori, permettendo la trasformazione di Thomas Wayne in un Batman violentissimo e che usa addirittura le pistole; Martha, invece, divenne il Joker.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Flashpoint!
  • Gli Allen finalmente riuniti… che ovviamente non vedono l’ora di mandare via da casa il proprio figlio 
  • Per una volta, Barry e Iris, specie l’attività della seconda, per una volta non oscurata troppo dal padre 
  • Cisco milionario, Caitlin igienista dentale 
  • Il Reverse Flash consulente ingabbiato 
  • Flashpoint… 
  • Kid Flash: Wally West non ne azzecca mai una 
  • Il villain, piuttosto blando 
  • Nora Allen, siamo con te 

 

Alla terza stagione The Flash non parte certo col piglio giusto. C’è sicuramente tempo per rimediare, ma serve ritrovare quella voglia di osare, improvvisamente mancata.

 

The Race Of His Life 2×23 3.35 milioni – 1.3 rating
Flashpoint 3×01 3.17 milioni – 1.3 rating

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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