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Preacher 1×03 – The PossibilitiesTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mentre “See” si presentava praticamente come la seconda parte di “Pilot“, questo terzo episodio di Preacher è invece molto più simile al tipico archetipo di un secondo episodio che ci si aspettava di vedere nella scorsa puntata. Con “The Possibilities” comincia finalmente ad arrivare qualche succosa risposta o comunque un primo abbozzo di trama molto più coinvolgente però, sia chiaro, siamo comunque lontani da tutto ciò che vorremmo vedere e, anzi, siamo ancora nel pieno preludio della vera trama orizzontale.
Arrivati a questo punto, a Preacher va fatta una doverosa (e dolorosa) tirata d’orecchie perché non è possibile che al terzo episodio la serie sia ancora così “riservata” da non delineare almeno un solido background dal punto di vista della trama. Va bene ponderare bene le tempistiche e rilasciare col contagocce tutte gli elementi principali, sfruttando un’intera stagione come una sorta di macro-prologo ma su certe cose il trimurti Goldberg-Rogen-Catlin potrebbe lasciarsi andare e fornire allo spettatore qualche elemento concreto in più. Il fattto che “Preacher sia l’adattamento televisivo della celebre serie a fumetti di Garth Ennis e Steve Dillon” ora come ora non può essere più sufficiente per spingere gli spettatori a continuare la visione. Si sapeva che bisognava armarsi di pazienza e che il piglio, almeno per questa stagione, sarebbe stato quello delle prime due di Breaking Bad: ma qui stiamo addirittura perseverando.
Preacher si è presentato in “Pilot“, ha poi proseguito la sua presentazione in “See” ed ora, in questa “The Possibilities”, continua sulla falsa riga. Pregio o difetto che possa essere, appare comunque come una caratteristica di quasi tutte le serie più famose della AMC (Breaking Bad, The Walking Dead, Fear The Walking Dead), una sorta di marchio di fabbrica che, volente o nolente, andava messo in conto e va tuttora considerato per il resto della stagione.
La conferma che gli showrunner stiano eccessivamente tirando la corda sul procedere con parsimonia con questa stagione della nuova serie AMC arriva anche dal fatto che, solo adesso, viene inserita la sigla. Bella ed accattivante, per carità, niente da dire, ma perchè ora? Al terzo episodio?
Principalmente è per questo motivo (sigla inclusa) che anche questa terza puntata si “guadagna” un Save Them All, perché un conto è andare con calma, un altro è invece prendere in giro gli spettatori. Il che è un peccato perché, come detto in apertura, in “The Possibilities” ci sono momenti di grande intrattenimento e anche profondità, tipo la scena nel bagno della stazione di servizio.
Tanti sono i momenti che si lasciano ricordare di questo episodio, come per esempio, la conversazione tra Cassidy e i due sicari immortali Fiore e DeBlanc che non solo vengono quasi trattati con lo stesso sadismo degli autori di South Park per Kenny, ma svelano inoltre di venire dal Paradiso; segnatevi da qualche parte questa frase perché tornerà utile fra qualche episodio (o almeno, è quello che si spera). Tra alti momenti di esercizio di stile in fatto di recitazione (la scena con Tulip e il poliziotto) e momenti di pura ilarità (Jesse che testa i suoi poteri su Cassidy), la caratterizzazione dei protagonisti rimane anche qui il maggior punto di forza dell’episodio, dove questa volta verte sulla relazione tra Jesse e Tulip, valorizzata da sporadici, velocissimi e interessantissimi flashback sul loro passato. Anche qui, si spera di veder più approfondimenti per una maggiore caratterizzazione dei personaggi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La sigla introduttiva
  • Tulip e il poliziotto
  • Mi piace Justin Bieber!
  • Jesse & Donny: due uomini, un bagno e una pistola
  • Scorci sul passato di Jesse e Tulip
  • Cassidy scopre la verità su Fiore e DeBlanc
  • C’è una sottile linea nella differenza, tra “andare con calma” e “prendere in giro”
  • Il ritardo dell’arrivo della sigla avrebbe potuto essere giustificato solo se aveva preso un treno di Trenord
  • Preacher è come se si trattenesse dall’esplodere

 

La cosa che più lascia l’amaro in bocca in “The Possibilities” è ancora il problema della scorsa volta: la sensazione che Preacher vorrebbe esplodere e mostrate tutta la sua bizzarra e politicamente scorretta verve, ma è come si si trattenesse dal farlo. Ci sono comunque scene e sequenze all’interno dell’episodio per cui vale la pene vedere la puntata ma è solo una magra consolazione.

 

See 1×02 2.07 milioni – 0.8 rating
The Possibilities 1×03 1.75 milioni – 0.7 rating

 

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