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House Of Cards 4×03 – Chapter 42TEMPO DI LETTURA 4 min

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“Il Vincitore È Solo” è il titolo di un bellissimo romanzo di Paulo Coelho dove si parla di persone distrutte dalla loro sete di successo.
Frank Underwood ne sarebbe il protagonista ideale perché mai come in questa stagione è il più solo di tutti, costretto ad affrontare nemici da tutte le parti, per lo più presenti nella sua stessa casa. E non è solo l’ormai ex la moglie Claire ad intralciare i suoi piani di carriera, come già descritto nel “Chapter 41“, ma anche tutto il mondo femminile che ruota attorno a lei: la madre di Claire (mai mettersi contro le suocere Frank!), l’assistente di Claire, Leann Harvey, vera e propria “villain” di questa stagione erede della Zoe Barnes (Kate Mara) della prima stagione, e naturalmente l’arcinemica alle elezioni Dunbar, anche lei contornata da uno staff di figure femminili una peggio dell’altra. Si direbbe quasi che è una costante di House Of Cards che le donne siano le nemiche naturali con cui si deve scontrare/discutere il nostro Franco Sottobosco (in questo rientrano anche le “alleate” Celia e Doris Jones, in realtà ricattatrici sempre pronte a fare il bello e il cattivo tempo), novello Edipo con costanti problemi verso il sesso femminile (hai la nostra solidarietà Franco!).
Ed è interessante vedere come Kevin Spacey riesca a regalare, nonostante tutto, al suo personaggio una calma quasi zen, una recitazione mai scomposta o spiazzante (a parte il momento di stizza nella parte finale che risalta ancora di più la complessità psicologica di questo) che lo rendono un autentico faro nella notte. Come una canna di bambù Underwood viene sballottato dai flutti e dalle tempeste e ogni volta sembra sempre doversi piegare e spezzarsi. Sembra: non si spezza mai, al massimo si piega leggermente.
Infatti, nonostante le avversità, Frank Underwood resiste stoico nelle sue intenzioni ed è quello che fa amare sempre di più questo personaggio in cui ci si può tranquillamente immedesimarci. Questo anche grazie a soluzioni tecniche e stilistiche come gli ormai famosi monologhi davanti alla telecamera con cui Underwood ci svela e rivela i suoi pensieri e le sue sensazioni, esattamente come farebbe di fronte a un amico intimo o un confessore. Ed è proprio questa intimità che si crea con lo spettatore il motivo principale del successo di questa serie. Intimità che, in questa stagione, è sviscerata da un ulteriore elemento: la preparazione dei discorsi elettorali. Tale elemento rappresenta la maggior novità di questa quarta annata, non presente nelle precedenti per il semplice fatto che Underwood non si era mai dovuto confrontare con un elettorato prima. Il montaggio alternato tra i discorsi in pubblico (come nella bellissima scena iniziale nella chiesa della comunità afroamericana) e la preparazione nel suo studio di questi stessi discorsi, fanno entrare direttamente nel “dietro le quinte” della politica con un straordinario effetto comico (come Underwood appare sicuro di sé in pubblico, così è insicuro e incerto nel privato) ed è un ulteriore elemento di umanità del personaggio.
L’episodio è arricchito dalle storyline secondarie (i tentativi di sopravvivenza dell’ex biografo Thomas Yates e i rapporti sempre più tesi con il presidente russo Petrov) che sono un ulteriore elemento drammatico.
Scopriamo, inoltre, un nuovo particolare del passato di Frank Underwood: il padre aderente al Klu Klux Klan, che è il motore di tutto l’episodio e fa da contraltare all’episodio precedente dove, invece, venivano scoperti particolari del passato di Claire. I due protagonisti principali di questa serie, perciò, tornano ora a uno stato di parità tra di loro che lascia aperte varie possibilità per quanto riguarda la strategia che ciascuno di loro vorrà scegliere per andare contro l’altro. Il derby in casa Underwood è insomma ancora aperto.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Monologhi di Underwood e preparazione dei discorsi elettorali
  • Storylines secondarie
  • Profondità psicologiche dei personaggi
  • Claire Underwood
  • Madre di Claire
  • Alcuni personaggi (Remy, Meechum) inutili o quantomeno superflui per la narrazione
  • Antipatia di alcuni personaggi femminili (Doris e Celia Jones) che farebbe salire il nazifascismo a chiunque

 

“Chapter 42” è un episodio che riporta parità nel conflitto tra Claire e Frank, dove nessuno dei due risulta il vero vincitore. La partita finale perciò è ancora aperta e la narrazione, impreziosita anche dalle storyline secondarie dei personaggi che ruotano attorno ai due protagonisti, le quali arricchiscono ulteriormente la drammaticità e offrono possibili nuove soluzioni al conflitto principale. Tensione drammatica e momenti comici si mescolano tra di loro in una chimica ben consolidata e ben scritta.

 

Chapter 41 1×02 ND milioni – ND rating
Chapter 42 1×03 ND milioni – ND rating

 

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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