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Shameless 6×03 – The F WordTEMPO DI LETTURA 6 min

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“Frank is the only person who thinks this pregnancy is a good idea. You have Frank on your side, and that should bother you. You should be crying, and I want you to really get this too… if you have this baby, I will not support you. Not physically, not emotionally. I will not change a f*cking diaper. […] You are on your own if you do this.”

Fin da piccolo ti insegnano che ciò che vedi in TV non è reale, è finzione. Anche per Shameless vale lo stesso discorso. Questa è una serie televisiva composta da attori, sceneggiatori, truccatori e chi più ne ha più ne metta. È pura finzione, non c’è nulla di reale. Ma cosa rende questa serie così speciale? È speciale per essere una serie-specchio che riflette i vari problemi della società. Non i problemi della borghesia, non i problemi di una classe sociale agiata, ma le difficoltà degli abitanti del South Side. Problemi che la maggior parte di noi non dovrà mai affrontare, quesiti che per molti di noi sarebbero insuperabili. Per gli abitanti del South Side non lo sono, sono all’ordine del giorno. I Gallagher e i loro vicini sono la rappresentazione di tale società, di tale cultura e di tali complicazioni.
Shameless è una serie che a tratti potrebbe essere scambiata per una comedy pura e semplice ma non bisogna dare peso a queste apparenze. Ciò che si vede è la trasposizione di problemi che affliggono i sobborghi di periferia. La storyline di Carl sicuramente è la più divertente e meno pesante tra tutte, ma tratta di temi che sono all’ordine del giorno. Un tema scottante come le armi nelle scuole americane come può essere trattato con cotanta leggerezza ma funzionare allo stesso modo? Qui entra in gioco il genio di Wells e la bravura recitativa di Ethan Cutkosky. Carl The Nigga, con Nick come guardaspalle, non ha solo il rispetto dei suoi compagni ormai, ma anche dell’intera scuola. Preside compreso.

Principal: “Mr. Gallagher, I just wanted to commend you as a fine, upstanding African-American citizen of our proud school.”
Carl: “Thank you, Principal.”

Preside, studenti e professori chiedono aiuto a Carl, e Carl offre il suo aiuto. Tutto gira intorno a questo ragazzo che si crede nero ma non lo è , questo ragazzo che si crede duro ma è gentile, questo ragazzo che sta tentando di dimostrare che non è più lo stesso ragazzino finito in prigione per colpa del padre, ma adesso è un uomo. Forte, sicuro di sè, determinato. Nero.
Nonostante l’eccessività di una scena come quella del refettorio/mensa in cui al minimo rumore sospetto chiunque tira fuori la sua pistola, nonostante questo possa far storcere il naso per la veridicità della situazione, la scena è costruita appositamente sia per alleggerire i toni sia per portare in auge un problema reale. Al termine del monologo del preside (“There was a school shooting at Westmont last month, three kids and two teachers shot. And Bridgemont Middle School, 13-year-old lost a leg.“) ci si aspetterebbe la classica punizione nei confronti di Carl ed invece entra in gioco l’antitesi che regola il mondo caotico e disordinato di Shameless, un’antitesi che è sempre dietro l’angolo e che permea gran parte delle decisioni del South Side perchè qui le normali regole che vigono nel mondo comune non valgono.
Altro tema scottante che sta affrontando Shameless in questa stagione sono gli aborti. Fiona dopo aver realizzato nello scorso episodio di essere incinta comprende, dopo un discorso illuminante di Debbie, che la sua vita, nell’ultimo periodo, è stata quella di passare da un uomo all’ altro, non sapendo nemmeno chi sia il padre del bambino che porta in grembo.

Vi: “Whose is it?”
Fiona: “Sean’s… or maybe Gus’… possibly Jimmy’s.”

Come può una persona che non ha mai sistemato i suoi problemi essere il capofamiglia? Come può credere che gli altri possano ascoltarla? Questo, Fiona, lo comprende solo ora. Comprende che la sua vita privata è praticamente una discarica. Ha sempre schivato e mai affrontato le difficoltà che le andavano incontro. Non ha mai chiuso completamente nè con Jimmy nè con Gus. Ha continuato a credere nel primo nonostante tutto quello che le ha nascosto; con il secondo è stata una fulminante storia d’amore che è terminata non appena sono comparsi i primi problemi. Porte che non sono mai state completamente chiuse da lei, ma che invece Gus ha definitivamente sprangato (in modo magistrale) con la canzone che dà il titolo a questo episodio. La parola con la F.

Gus: “[…] fucking Fiona, you know that she was fucking everyone […].”

Gus non è sicuramente l’unico ad odiare Fiona in questo momento, Debbie & Ian gli fanno compagnia. Questi ultimi sono le persone a cui l’autorità di Fiona pesa maggiormente, Ian credendo di essere visto da Fiona solamente come una persona malata che ha bisogno d’aiuto, si trasferisce nel collage di Lip nella speranza che il fratello maggiore possa aiutarlo ad affrontare la malattia con più serenità. Serenità che non trova a causa del mutamento di Lip, sempre più a suo agio con l’ambiente universitario e sempre meno simile al Lip con cui condivideva la stanza. Ian, tristemente lasciato vagare nel vuoto nei primi due episodi di questa stagione, ora viene maggiormente approfondito e analizzato: dopo aver perso il suo sogno di entrare nell’esercito e aver concluso la sua storia d’amore con Mickey, non aveva più trovato obiettivi nella vita, scopi per cui vivere. Assenza di motivazioni che forse lo stavano per far compiere la scelta estrema, fortunatamente tutto ciò non è avvenuto. Nei minuti finali di questo episodio ha visto la luce o, per essere maggiormente corretto, le fiamme.
“The F Word” è un grandissimo e sonoro “Shut the fuck up!” a tutti i diffamatori di Shameless che lo davano per finito solamente dopo i primi due episodi di questa stagione. Se i problemi principali degli scorsi episodi erano l’eccessivo minutaggio per certi personaggi e l’assenza di trama per altri, in questo episodio tutto è perfetto. Ogni personaggio ha il tempo che si merita, ogni Gallagher ha il suo spazio e fa quello che deve fare, si tutti, perfino Debbie. Si muovono come le persone farebbero nella realtà, lo fanno così perfettamente che è per questo che Shameless è così amato. Attori che potrebbero essere benissimo persone, compiono finzioni che potrebbero benissimo essere azioni reali. Shameless è sì finzione, ma finzione tanto quanto può essere il fiore che guardiamo fuori dalla finestra. È distante, lo guardiamo attraverso uno specchio, ma le immagini sono reali.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Carl The Nigga
  • Accenno di trama per Ian
  • Gus
  • I came ‘cause I paralyzed a dude.
  • Discorso tra Debbie & Fiona
  • Minutaggio perfetto per tutti i Gallagher
  • Da quanto tempo è incinta Fiona?
  • Il problema temporale, discusso ampiamente nella season premiere, continua a pesare

 

Wells ha ripreso le redini di questa stagione che inizialmente gli stavano sfuggendo. Tutto ciò che abbiamo visto oggi è oro che luccica per gli amanti di questa serie, ma sappiamo bene che si può dare di più. Sappiamo che Shameless può puntare ancora più in alto: fateci dare questo “Bless Them All”…

 

#AbortionRules 6×02 1.64 milioni – 0.7 rating
The F Word 6×03 1.70 milioni – 0.8 rating

 

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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

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