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Scream Queens 1×03 – ChainsawTEMPO DI LETTURA 4 min

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Dopo un doppio esordio non proprio esaltante (forse perché carico di altissime aspettative), la nuova serie di Murphy/Falchuck/Brennan prosegue con un terzo episodio ispirato a “Non Aprite Quella Porta”, altresì noto oltre oceano con il nome di The Texas Chainsaw Massacre. E già così ci si può dare una spiegazione per il titolo.
L’elogio alla serie di film iniziata da Tobe Hooper è palese e viene reso esplicito sia dotando il Red Devil di una motosega da usare per uccidere le sue vittime sia usandolo come lezione di apertura della lezione del professore Gardner, padre della buona (finora?) Grace.
Dopo tre episodi appare chiaro come il trio di autori voglia approcciarsi a questa serie difficile da definire, infatti l’intenzione sembra essere quella di giocare crudelmente con le regole sacre di molti film horror mettendole in ridicolo. Wes Craven e Kevin Williamson con il loro Scream sono stati i precursori di questo “gioco”, pertanto non si può veramente parlare di un’idea rivoluzionaria ma sicuramente Murphy/Falchuck/Brennan ci hanno messo del loro per non essere accusati di scopiazzatura. Che se ne sentisse il bisogno poi è un altro discorso, considerando che in circolazione c’è anche Scream in formato telefilm su MTV.
Una delle regole chiave è sempre stata quella di condannare in maniera allusiva il sesso tra ragazzi,  qualcosa che, se fatto prima del tempo, può portare niente meno che alla morte. Beh, qui il sesso è il motore dei fatti, tutti ne parlano e molti non fanno molto altro durante la narrazione. Certo, spesso sono solo parole ma la metafora ormai è sparita ed è diventato tutto esplicito.
Ovviamente si gioca a scoprire chi è l’assassino e in questa puntata i sospettati aumentano notevolmente. Il problema è che il tutto accade così velocemente che dopo un paio di minuti ci si dimentica quanto accaduto nelle scena precedente, immediatamente catapultati dentro nuove situazioni, senza metabolizzare nulla. In sostanza il caos narrativo regna sovrano: gli eventi si sovrappongono e si fa fatica a vedere una coerenza, necessaria anche per una serie che vuole essere uno sbeffeggio ad un genere, quello dello slasher movie, ben codificato.
Tutto è esageratamente dissacrante, sopra le righe, barocco.
Il tutto non dovrebbe stupire essendo una creatura di Murphy che già con Glee aveva abbandonato la coerenza per la surrealtà (si veda qui per esempio le lacunose indagini e/o interventi della polizia visti i molteplici omicidi avvenuti). Infatti la cosa non stupisce. L’intento è chiaro. Quello che langue è la messa in scena. Nessun personaggio è credibile (si può dire anche volutamente visto il tenore della serie e le intenzioni degli autori), non si sa bene cosa seguire, con chi empatizzare.
Tutto ruota intorno alla morte della ragazza della confraternita delle Kappa Kappa Tau nel ’95 ed è chiaro che uno dei giovani dovrebbe esserne il figlio/a. L’indagine su chi sia l’assassino si popola di troppi indizi e si rischia che alla lunga non si capisca nulla (no, Nic Pizzolato non fa parte del team degli sceneggiatori) e che qualsiasi risoluzione escogitata possa essere percepita con un semplice “questo non ha senso” o, peggio, con uno sbadiglio.
La speranza è che il trio di sceneggiatori sappia cosa sta facendo e che stia prendendo in giro di proposito il proprio pubblico per arrivare a raccontare un’altra storia. Parecchi sospettati sono troppo telefonati per essere veri e Murphy è troppo astuto per giocarsi così male le sue carte.
Spiattellato quanto c’era da spiattellare, veniamo ai (pochi) punti positivi, molto meno tecnici.
Inutile negare che certa cattiveria detta o mostrata verso questi personaggi così stereotipati faccia molto piacere, solleticando il gusto perverso degli spettatori più consapevoli e smaliziati, in un gioco postmoderno comunque non originalissimo (fatto dallo stesso Murphy del resto in altre serie). Magari potrebbe essere questa la strada da percorrere per rendere questa serie un possibile guilty pleasure stagionale. L’estetica, che regna sovrana, è sicuramente d’aiuto in tal senso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Certe battute taglienti
  • Il gioco delle citazioni di vari film horror
  • Troppe incongruenze nella trama
  • Troppi indizi
  • Difficile empatia verso qualsiasi personaggio

 

La serie ancora non trova la sua dimensione chiara e definita. Nel frattempo si diverte a prendere in giro tutti, incluso lo spettatore, che potrebbe decidere alla lunga che questo continuo gioco non lo diverte.

 

Hell Week 1×02 4.0 milioni – 1.6 rating
Chainsaw 1×03 3.46 milioni – 1.4 rating

 

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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

2 Comments

  1. Io per ora non la sto trovando malaccio, basta prenderla per quello che è: una puttanata tanto enorme quanto consapevole. Che effettivamente a volte sia solo una puttanata e basta è vero, ma almeno è ben recitata e i personaggi sono così caricaturali e ridicoli/cerebrolesi che alla fine fanno anche ridere (su tutte la guardia di sicurezza: la scena in cui accusa una delle ragazze di essere il killer citando prove senza senso mi ha fatto scompisciare). Il fatto che poi non si prenda per niente sul serio la rende paradossalmente più credibile dello "Scream" di MTV, che dovrebbe anch'essa far ridere, ma a me ha fatto piangere. In definitiva, per ora "Scream Queens" è una serie sufficiente, bisogna solo sperare che non si comporti come le ultime uscite di Murphy, partendo cioè in quarta per arrivare col fiatone al finale (qualcuno ha detto "AHS: Freak Show"?).

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