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Game Of Thrones 5×03 – High SparrowTEMPO DI LETTURA 5 min

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Abbiamo avuto la puntata di ricapitolazione, utile a tutti quelli che ogni anno si sentono socialmente emarginati nell’interloquire riguardo Game Of Thrones con i propri amici, non ricordandosi più un beneamato piffero delle stagioni precedenti, o addirittura dimenticandosi i nomi dei personaggi e riferendosi a loro utilizzando epiteti imbarazzanti del tipo “ser friendzone”, “quella che non si è ancora vista nuda”, “il vecchio che limona le ragazzine”, “Simon di Misfits“, “quel pelato senza il pene” e così via. Poi c’è stata la puntata di assestamento, dove la trama ha mosso i primi passi in avanti, ma senza troppe pretese, complice la problematica di cui si è già parlato nelle scorse recensioni relativa al minutaggio centellinato riservato ai vari segmenti narrativi. Con “High Sparrow”, invece, si fa spazio all’introspezione e allo sviluppo dei personaggi, tutti quanti messi di fronte a scelte cruciali che inevitabilmente finiranno per condizionare il loro cammino.
Da una parte abbiamo Arya, decisa a trovare la propria identità e finalmente il suo posto all’interno di un mondo a cui ormai non sente più di appartenere. E paradossalmente, questa ricerca di un’identità dovrà passare attraverso la più totale alienazione. Arya deve liberarsi di tutte le cose che appartengono ad Arya. Il rancore verso coloro che hanno separato la sua famiglia rappresenta la sua motivazione più forte; l’obiettivo da raggiungere è diventare un “uomo senza volto”, un “nessuno”. Abbandonare i legami col passato non è però così facile, tant’è che Needle verrà sepolta sotto una pila di sassi e non lasciata affondare insieme al resto delle sue cose.
Ad Approdo del Re si celebra il matrimonio tra Tommen Baratheon e Margaery Tyrell. Quest’ultima riuscirà finalmente a conquistare il titolo di regina, oscurando il potere di Cersei, e manipolando astutamente il giovane sovrano per liberarsi una volta per tutte della “Regina Madre” rispedendola a Castel Granito. La matriarca vedrà così realizzarsi la tanto temuta profezia, secondo la quale una bella e giovane regina l’avrebbe spodestata dal suo amato trono. Ma naturalmente, l’importante lezione che gli autori vogliono impartirci è un’altra: perfino il figlio più amorevole del mondo, pur di passare una notte con Natalie Dormer, su sua personale richiesta, non esiterebbe a cacciare la propria madre a chilometri di distanza.
Nonostante ciò, Cersei cercherà comunque di preservare la propria posizione di potere, avvicinandosi all’Alto Passero e sottolineando come fede e corona siano i due pilastri fondamentali su cui si regge il mondo intero. Una verità che di certo non è relegata al mondo fantasy creato da George R.R. Martin. Facendo tesoro degli insegnamenti che la nostra storia ci ha fornito in merito al fanatismo religioso, non è difficile prevedere quali saranno gli esiti di questa caccia agli infedeli perpetrata dai Passeri in nome dei Sette. Significativa (e certamente profetica) in tal senso la frase dell’Alto Passero riguardo i finti esponenti religiosi di cui l’Alto Septon è l’emblema: “L’ipocrisia è una piaga, debellare una piaga non è mai piacevole”.
Nel frattempo Lord Baelish giunge a Grande Inverno, spingendo Sansa tra le braccia di Ramsey, mossa accettata di buon grado da Roose Bolton in quanto funzionale al consolidamento del dominio della sua Casa sul Nord. Sposare il figlio di colui che ha ucciso suo fratello e tradito la sua famiglia è un duro colpo per la giovane Stark, ma promettendo vendetta Ditocorto riesce nuovamente a fare presa su di lei, dimostrando ancora una volta quanto sia disposto a rischiare pur di portare avanti le proprie mire espansionistiche. Con Tywin fuori dai giochi, Jamie e Cersei in piena fase discendente e sul trono un cucciolo ancora da svezzare e di cui difficilmente si potrà avere timore, Baelish si appresta a indebolire gli stessi Lannister che lo hanno reso uno dei Lord più potenti dell’Occidente, tentando di rovesciare la più grande dinastia conosciuta al mondo, ripetendo quanto successo l’ultima volta che il Lord della Valle si alleò con il Guardiano del Nord.
Jon Snow, dopo aver rifiutato in maniera perentoria l’offerta di “debastardizzazione” da parte di Stannis Baratheon ed essere stato nominato Lord Comandante, deve fare i conti con la sua nuova posizione di comando. La nomina di Ser Alliser a Primo Ranger e l’esecuzione a sangue freddo di Lord Janos sono due passaggi fondamentali nel suo cammino di riconoscimento a leader dei Guardiani della Notte. Un cammino necessario per ovviare alla scarsa considerazione dovuta ai suoi legami passati con i Bruti e al giudizio negativo di chi lo considera ancora un guerriero inesperto.
Dall’altra parte del mondo Tyrion e Varys proseguono il loro viaggio verso Meereen, viaggio che verrà interrotto a causa delle “necessità” del Folletto, bisognoso di compagnia e dunque, manco a dirlo, diretto al bordello più vicino. Il tradimento di Shae brucia ancora, il contatto con una ragazza appartenente a quel mondo non suscita l’effetto desiderato e Tyrion si ritrova a rifiutare l’offerta che lui stesso ha avanzato, spogliato per la prima volta del desiderio sessuale a causa di una ferita ancora aperta e difficilmente rimarginabile. La sua momentanea disattenzione permetterà così a Ser Mormont di coglierlo di sorpresa, catturandolo allo scopo di condurlo da Daenerys.
In ultimo, un plauso va certamente alla qualità dei dialoghi, scritti, ma anche recitati, in maniera magistrale, a cui va il merito di approfondire minuziosamente la caratterizzazione dei personaggi nonostante il poco tempo dedicato a ciascun segmento narrativo, illustrandoci con poche ma mirate frasi ad effetto quali saranno le intenzioni di ogni personaggio, senza mai scadere nella banalità o nella ripetitività.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ritmi narrativi incalzanti
  • Dialoghi ben scritti e recitati
  • Tutti i personaggi sono arrivati ad una svolta
  • L’esecuzione a sangue freddo di Lord Janos
  • Il velato conflitto moglie/madre e la determinazione di Cersei a mantenere la sua posizione di comando
  • Fede e corona: pilastri del mondo
  • L’ombra del tradimento nello sguardo di Tyrion
  • Incombe nuovamente il rischio derivante dal solito frazionamento della trama

 

Con questo episodio Game Of Thrones lascia spazio a introspezione e sviluppo dei personaggi, mantenendosi su toni cadenzati e sviluppi narrativi ritmicamente incalzanti. Le questioni cruciali che spingeranno i vari protagonisti a percorrere la propria strada sono state definitivamente fissate, così come i rischi che ciascuno di essi dovrà affrontare nel perseguimento dei propri obiettivi. L’interesse suscitato da ogni singolo personaggio appare ugualmente significativo, generando nello spettatore una forte empatia verso ciascuno dei protagonisti a prescindere dalle sue scelte. Siamo sempre più vicini al punto di svolta e le aspettative su questa quinta stagione non possono che essere altissime.

 

The House Of Black And White 5×02 6.81 milioni – 3.6 rating
High Sparrow 5×03 6.71 milioni – 3.5 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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