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Constantine 1×13 – Waiting For The ManTEMPO DI LETTURA 7 min

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Se qualcuno dovesse chiederci di descrivere “Waiting For The Man” con una sola frase, questa sarebbe: “La tredicesima e ultima puntata della prima stagione di Constantine, è il riassunto di tutta l’essenza della serie finora”. Quel “finora” è praticamente d’obbligo, perché noi di RecenSerie non abbiamo ancora affinato i nostri poteri divinatori e non possiamo dire con certezza cosa riserva il futuro per il serial demoniaco e se (sopratutto) verrà rinnovato ad una seconda stagione; anche se, stando ai dati, tutto lascia presagire ad una sinistra e impietosa mietitura. E anche se John Constantine e soci tireranno fuori dal trench coat qualche trucco dei loro per convincere le alte sfere ad una seconda possibilità, anche qui, non possiamo dire con certezza quali saranno le future direzioni del serial con protagonista il bastardo Inglese. Però, possiamo prenderci la libertà, di suggerire ad NBC un nostro umile e spassionato consiglio: prendete episodi come “Feast Of Friends” e questo season finale e fatene la vostra bibbia.
Facendo riferimento al discorso d’introduzione fatto con “Feast Of Friends” e al significato della parola “perfetta” che abbiamo voluto dargli, Constantine confeziona una puntata in linea con gli standard del personaggio, riuscendo addirittura a superarsi e a portare elementi finora inediti nello show; se prima tutte le altre puntate potevano essere definite come “adattamenti televisivi”, ora possiamo parlare di “riproduzione” e “rappresentazione”, parole di gran lunga più positive di “adattamento”. Non che ci sia niente di sbagliato nella parola “adattamento”, ma spesso con quel termine ci si può anche riferire ad un qualcosa di “liberamente tratto” dall’opera originale che si vuole portare sul piccolo schermo; pur essendoci anche qui la parola “adattamento” (più precisamente, nella trama, che è la versione riveduta dell’originale “Waiting For The Man” del fumetto), esistono anche le parole “riproduzione” e “rappresentazione”, termini che si riferiscono a degli impressionanti e graditi contorni con cui si è impreziosito il season finale. 
“Waiting For The Man”, di fatti, è intriso di atmosfere inquietanti, disturbanti e angosciose, perfette per trattare i temi perversi, scorretti e facilmente impressionabili del season finale; insomma, delle atmosfere così dark, gotiche e decadenti, da far scattare facile facile una denuncia dal Moige. Il segreto di questa tredicesima puntata è proprio questo: non tanto quello di aver messo mano nella licenza del mythos del personaggio e dell’Universo DC, quanto di aver ricalcato temi, contenuti e atmosfere del fumetto Hellblazer, portandoci quindi un John Constantine a 360°, dove (come nei comics) egli si occupava di casi e fatti piuttosto umani e attuali, e dove la magia, si presentava semplicemente come elemento aggiuntivo della storia, inserito nella trame per rendere il tutto più particolare e peculiare. Altro elemento aggiuntivo dell’episodio, che si presenta a sua volta come valore aggiunto dello stesso, è l’uccisione dell’Uomo da parte di Jim Corrigan, atto che si conferma come un piccolo passo per l’umanità, ma un grande passo del detective verso il suo futuro ruolo come lo Spettro: il Ghost Rider di casa DC Comics, tanto per intenderci. 
Come si era detto prima, questo episodio è il sunto dell’essenza della serie: sia nei suoi lati positivi, ma anche nei suoi lati negativi. Esaurito il minutaggio dell’episodio, si avverte come un senso di incompiutezza della puntata, come se la serie si fosse interrotta a mo’ di “coito interrotto”. E’ palese, anche per chi non vive di pane e serie tv, che quest’episodio doveva rappresentare un’importante svolta narrativa all’interno di una stagione fatta di almeno una ventina di episodi e anticipare qualche evento futuro essenziale per la trama generale incentrata sull’Oscurità Nascente, dedita magari a farle acquistare più sostanza. La cosa però non si è verificata, poiché i bassi e altalenanti ratings, non hanno permesso allo show il nullaosta per produrre nuove puntate; così la produzione ha dovuto arrabattarsi come poteva, regalando agli spettatori questo senso di un cerchio chiuso in maniera forzata. Alla luce di ciò, viene anche chiaro il perché della scelta degli showrunner (Daniel Cerone e David S. Goyer) di concludere l’episodio con la rivelazione legata a Manny e il suo contatto con la Brujeria: perché, forse, speravano di suscitare un qualche tipo di interesse e curiosità negli spettatori, spingendoli ad un ipotetico mailbombing contro la cancellazione della serie. Per questo, il colpo di scena lascia decisamente il tempo che trova: è di sicuro spiazzante e ben orchestrato, ma solleva anche delle domande che chissà se e quando vedranno mai risposta.

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi a raccattare tutte le curiosità, e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action del maghetto inglese? (intendo Constantine eh, non quell’altro quattrocchi sfregiato). Maccerto che no! Doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, di seguito, come fatto per Marvel’s Agents OfS.H.I.E.L.D.Marvel’s Agent CarterThe Flash e Gotham eccovi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia sulla puntata.
  1. La trama dell’episodio è basata sulla storia dall’omonimo titolo vista in Hellblazer #4 del 1988, con delle differenze sostanziali rispetto all’originale storia cartacea. La “Waiting For The Man” del fumetto presentava non solo la prima apparizione ufficiale di Zed, ma figurava tra il cast anche la Resurrection Crusade, intenta a rapire la famiglia di Gemma Masters (vittima innocente della storia). Nell’adattamento televisivo, invece, lo svolgimento della storia è molto simile, anche se piegato ai voleri dello show; inoltre, Zed è già comparsa da tempo, Jim Corrigan arriva in sostituzione di Chas e viene aggiunto pure Papa Midnite. 
  2. L’alone verdastro che ricopre Jim Corrigan ogni volta che Zed lo guarda, simboleggia il futuro costume che indosserà quando morirà e diventerà lo Spettro: un mantello con un cappuccio verde.
  3. Le battute legate al fumo e al cancro ai polmoni che i personaggi fanno a John Constantine e che, a sua volta, Constantine fa a sé stesso, sono tutte delle anticipazioni ad una storia che la produzione vorrebbe adattare, intitolata “Abitudini Pericolose”. E’ considerata da molti la storia più bella del personaggio, oltre quella identificativa di John Constantine. In più interviste, gli showrunner del telefilm hanno dichiarato l’intenzione di adattare la storia in questione per la tv.
  4. Come la tradizione di The Flash e Gotham vuole, anche in Constantine le strade sono un tributo a dei fumettisti che hanno reso grande il personaggio protagonista. In questo caso, nell’episodio viene citata la Delano Street 4: riferimento a Jamie Delano, sceneggiatore dell’originale storia cartacea e primo sceneggiatore a scrivere le storie soliste di Constantine su Hellblazer. Il numero 4, invece, si riferisce a Hellblazer #4: numero in cui venne pubblicata la storia originale come scritto sopra.
  5. Come detto nello specchietto delle curiosità di “Feast Of Friends“, dopo la morte di Gary Lester, quest’ultimo comparirà spesso nella veste di fantasma per aiutare John Constantine quando bisognoso. In questo episodio vediamo la cosa accadere.
  6. Il cognome stampato sullo stemma dell’auto della vedetta di sicurezza notturna è Carswell. E’ un riferimento a Alastair Carswell, un personaggio minore che John Constantine incontrò su Hellblazer #250 del 2008. 

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Atmosfere dell’episodio
  • Estrema fedeltà nel presentare i fasti del fu Hellblazer
  • Jim Corrigan: un passo avanti verso lo Spettro
  • La Brujeria lavora per Manny? WTF?!
  • Senso di incompiutezza della puntata
  • La Brujeria lavora per Manny? WTF?!

 

Come recita il Principio dello Scambio Equivalente: per ottenere una sostanza di un certo valore, bisognerà darne in cambio un’altra del medesimo valore. Quindi, in cambio di un John Constantine estremamente fedele al fumetto di provenienza originale, lo spettatore deve purtroppo ingerire una pillola amara e scendere a compromessi con un sentimento di interruzione forzata e alcune domande che, forse, non vedranno mai una risposta. Un grande puntata che ha reso indubbiamente fiero il fu Hellblazer, ma che riconferma lo status generale di croce e delizia dell’intera serie, costellata di alti e bassi. Ci sarà un futuro per Constantine? Chi lo sa! C’è da dire, però, che in un mondo dove serials peggiori si beccano un rinnovo che non meritano, se esiste un minimo di giustizia, anche un telefilm dagli alti e bassi come Constantine meriterebbe una seconda occasione. 

 

Angels And Ministers Of Grace 1×12 2.90 milioni – 0.8 rating
Waiting For The Man 1×13 3.13 milioni – 0.8 rating

 

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