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How To Get Away With Murder 1×03 – Smile Or Go To JailTEMPO DI LETTURA 4 min

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Eccoci qui, con il terzo episodio della serie dal titolo più lungo della storia dei telefilm. Terzo episodio che sembra confermare la buonissima qualità della nuova creatura di Shonda Rhimes.
La cosa che più colpisce di questo show, oltre all’intreccio di misteri che sembrano accumularsi di episodio in episodio, è la caratterizzazione di Annalise Keating. Ci è stata mostrata prima di tutto come un avvocato inarrestabile, forte e determinato a vincere, ma anche come donna e, soprattutto, come essere umano, con le sue debolezze e le sue paure. Come ha detto la mia collega nella recensione dello scorso episodio, i personaggi dello show sembrano cambiare natura nel momento in cui indossano la toga e entrano nell’aula del tribunale, prima fra tutti, appunto, Annalise. Forse, però, con questo terzo episodio l’avvocato e la donna si mescolano. Ruolo chiave per la sua umanizzazione ce l’ha Dean Thomas Wes.
Che la Keating abbia un “debole” per lui è sempre più evidente, a questo punto uno dei motivi di tale preferenza sembra essere proprio la genuinità delle intenzioni del ragazzo. Chissà, forse Annalise rivede in lui ciò che era un tempo o ciò che vorrebbe essere. Per la prima volta vincere un caso non sembra la sua priorità assoluta e decide di difendere qualcuno che, almeno agli occhi di Wes, lo merita. Tutto questo ci riporta alla tela di intrighi e misteri che circonda la trama, con i due omicidi (quello del marito di Annalise e di Lyla), il cui scioglimento sembra ancora molto lontano. E’ difficile dire chi è coinvolto, come è coinvolto e soprattutto perché. In ogni episodio spuntano fuori nuovi dettagli e nuove domande, che noi spettatori non possiamo fare a meno di porci e a cui desideriamo ardentemente dare risposte e l’abilità di Shonda e del team di autori sta proprio in questo: seminare in ogni episodio qualche nuovo dubbio e altre mille domande. E questo è sia un pregio che un potenziale difetto. Mettere troppa carne sul fuoco può essere davvero pericoloso, si rischia di mandare tutto in malora per allungare il brodo e sarebbe davvero un peccato (Guardate cosa sta succedendo a Grey’s Anatomy, per parlare di un altro prodotto firmato Shonda Rhimes).
Con “Smile Or Go To Jail” i sospetti sul coinvolgimento di Mr Keating crescono. Nate scopre che il suo alibi non regge ma sceglie di mentire ad Annalise. Perché? Per proteggere l’amica-amante? O forse c’è molto altro dietro questa (grande) bugia? Come ho detto, i misteri si accumulano e noi possiamo solo fare supposizioni e supposizioni, ma per il resto pendiamo dalle labbra di Shonda.
Oltre ad accrescere i nostri dubbi, questo episodio ci regala momenti più leggeri, permettendoci di conoscere un po’ di più anche gli altri personaggi della serie. Conosciamo il fidanzato di Michaela, che poi scopriamo essere andato a letto con l’odiosissimo Connor. Abbiamo anche la conferma che quest’ultimo sembra essere una testa di cazzo  (perdonate il francesismo) tanto per. Un personaggio da non sottovalutare è quello di Laurel: sembra essere la più insicura del gruppo ed è ancora difficile da inquadrare, però sembra evidente che nel corso del tempo il suo personaggio subirà un’evoluzione, lo si può capire dalle scene ambientate nel presente, mentre i ragazzi cercano di capire cosa fare col cadavere di Mr Keating. Speriamo solo che i suoi momenti non si limitino al flirt con Frank. Sarebbe un peccato e al gruppo dei ragazzi serve un personaggio femminile forte.
Proprio a proposito dell’alternarsi di scene ambientate nel presente e quelle ambientate nel passato, c’è da dire che questa gestione della tempistica molto particolare, se da un lato dà allo show un tocco di originalità che incuriosisce, dall’altro rischia, alla lunga, di confondere le idee. Dal momento che la trama in sé non è proprio semplice, ma appunto ricca di intrighi da sciogliere, aggiungere maggiore confusione non gioverebbe.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Umanizzazione di Annalise Keating anche sul lavoro
  • Iniziamo a conoscere gli altri personaggi
  • Rebecca, cosa ci nascondi?
  • L’altalenarsi di presente e passato inizia a confondere
  • Le ragazze del gruppo poco incisive

 

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“Smile Or Go To Jail” è perfettamente in linea con la serie, che si sta sicuramente meritando i suoi 10 milioni di spettatori e l’ABC non poteva far altro che ordinare altri tre episodi.
 

It’s All Her Fault 1×02 12.15 milioni – 3.3 rating
Smile Or Go To Jail 1×03 10.81 milioni – 3.1. rating

 

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