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The Leftovers 1×10 – The Prodigal Son ReturnsTEMPO DI LETTURA 4 min

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“And you know what I found when I got there? I found them, Kevin, right where I left’em. Right where they left me.”

Una cosa certa di questa prima stagione di The Leftovers è che ha letteralmente spaccato il pubblico. E quando questo accade difficilmente si ha di fronte un prodotto scadente. C’è chi ha affrontato ogni episodio in contemplazione estatica, c’è chi ha tollerato con forte difficoltà i silenzi e il non detto. Questo decimo episodio, questo season-finale, fa esplodere all’ennesima potenza tutto ciò che più è piaciuto e tutto ciò che non è piaciuto. E il bello è che si tratta degli stessi identici aspetti. Come Schrodinger e il suo gatto, questo episodio può essere sia da 0 sia da 5. Può fare schifo, irritare, far dormire; può far perdere il respiro, far piangere, coinvolgere.
Ciò che non viene detto, ciò che viene tenuto nascosto allo spettatore, il continuo silenzio – talvolta sostenuto dalla musica, talvolta no – disturba e affascina. Matt porta Kevin al manicomio, Kevin incontra il padre e immediatamente dopo inizia a vedere e parlare con una persona defunta, ma poi era tutto un sogno: è stata persa un’occasione per andare avanti con il plot, è stato perso del minutaggio di un season-finale; ma una verità non c’è e non deve esserci, l’intero show si deve basare sull’introspezione e sulle reazioni di persone a cui è accaduto qualcosa di inspiegabile.
Tutto è onirico e se c’è chi sogna davvero, c’è chi si ritrova di fronte ad un incubo ad occhi aperti. Cosa c’è di più spaventoso di ritrovare in cucina degli pseudo-cadaveri dei propri familiari scomparsi? Nora infatti non riesce ad urlare, proprio come in un incubo, l’inquadratura inizia a tremare. Era poi telefonata la scelta dei GR di provocare il resto della popolazione in quella maniera; la sequenza della rivolta popolare, con la città messa a ferro e fuoco, è un apice di tensione e drammaticità che mai si era visto nei precedenti nove episodi, degno quindi di un finale di stagione.
Ma insomma alla fine cosa abbiamo scoperto di nuovo? Niente. Non si sa ancora niente. L’episodio è un degno finale di stagione, ma allo stesso tempo non è un degno finale di stagione. Gli equilibri si sono rovesciati: Wayne e Patti – i capi spirituali che hanno mosso i fili – sono morti; Kevin ha ritrovato una famiglia (forse era quello il suo desiderio); Tom e la madre si sono riuniti. La tensione è scemata totalmente nel finale e il monologo ad effetto di Nora si rivela poi inutile nel momento in cui (forse) cambia idea. Finale in sordina, quindi, ma con fuochi d’artificio nelle sensazioni trasmesse.
Le musiche sono fantastiche, il tema ricorrente assume una sua identità perdendo quel carattere dozzinale che aveva all’inizio. Le musiche ben riuscite però spesso fanno da tappabuchi in situazioni in cui c’è ben poco da dire.
Tom – il figliol prodigo – ritorna, la sua missione è fallita, oppure forse la sua missione è riuscita. Si ricongiunge con la madre, trova un posto sicuro al bimbo; la sua posizione è cambiata per la prossima stagione. Eppure con la morte di Wayne sappiamo ben poco di tutta quella porzione di trama, e questo potrebbe essere un grande beneficio per la seconda stagione, oppure una possibile croce per la prima.
La stagione 1 ci ha detto ben poco; per la stagione 2 sono però aperte tantissime strade.
Una cosa è certa. Nel momento esatto in cui The Leftovers darà una risposta, una sola risposta sicura e definita che non riguardi aspetti personali dei personaggi, allora il castello di carte crollerà. Qualsiasi segno di sicurezza, qualsiasi elemento che verrà assunto a verità superiore snaturerà ciò che è stato amato/odiato in questi primi dieci episodi. Ma allora la domanda è: riusciranno ad andare avanti così? Ci riuscissero, cosa si otterrebbe? Un pubblico ancora più spaccato e diviso che continuerà a dare valore a questa serie.
I punti positivi e negativi qui sotto possono anche venire invertiti a seconda dei propri gusti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Le musiche
  • Nuovi equilibri per la nuova stagione
  • Tutto è aperto
  • Monologo finale di Nora
  • Apertura dei personaggi (sfogo di Kevin, urlo disperato di Lori, shock di Nora)
  • Kevin che dopo l’incendio sembra Hitler
  • Leggermente telefonato il gesto dei GR
  • Ogni tipo di possibile strada indicata nella trama viene letteralmente cancellata (il sogno di Kevin, Nora che se ne va)
  • Poca utilità (per ora) della storyline di Wayne

 

L’episodio finale tradisce la potenza che si accumulava mano a mano che la stagione andava avanti (ad eccezione dell’anticlimatico ma esplicativo 1×09) ma così facendo non tradisce la natura introspettiva e onirica della serie stessa. Tutto è uguale ma tutto è cambiato; continuiamo a non sapere niente, ma conosciamo molto meglio i personaggi.
L’episodio così come tutta la stagione hanno quindi diviso chi affronta una serie TV con spiriti totalmente diversi. Ritengo l’obiettivo pienamente centrato.

 

The Garveys At Their Best 1×09 1.85 milioni – 0.94 rating
The Prodigal Son Returns 1×10 1.53 milioni – 0.7 rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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