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The Walking Dead 4×11 – Claimed – Salvare Il MondoTEMPO DI LETTURA 4 min

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In teoria io non dovrei esprimere neanche mezza opinione su The Walking Dead. Sarei di parte. E’ per me una di quelle serie per cui perdo totalmente il senso critico. Sarà l’angoscia che trasmette in continuazione, forse le sempre efficaci scenografie, oppure la caratterizzazione dei personaggi. Aggiungiamo poi
che sto recuperando solo ora il fumetto, quindi mi è sempre venuto a mancare un grosso paragone. Per fortuna, però, l’episodio di cui mi appresto a parlare contiene una certa quantità di “storture” che mi permetterà di essere lontanamente credibile e non un semplice fan sfegatato come mi è accaduto in altre occasioni.
“Claimed” è caratterizzato da tre principali blocchi narrativi, sebbene ognuno costruito in modo diverso. Il primo, tra Carl e Michonne approfondisce il rapporto tra i due, abbandonandosi in una mal riuscita atmosfera spensierata in cui viene per la prima volta “ufficializzato” il passato di mamma della nostra silenziosa guerriera. Non lo so, forse sarebbe risultato leggermente più efficace se oltre a Carl fossimo stati colti di sorpresa anche noi spettatori. C’è però anche da dire che ho apprezzato non poco la sequenza onirica di “After” quindi questo è uno di quei casi in cui non si può volere tutto. Fatto sta che i dialoghi giocosi tra i due stonano non poco con l’atmosfera generale dello show che tra i punti di forza non ha mai avuto sagaci e taglienti battute. Poco incisivo e forse un tantino ridondante lo sconvolgimento della stessa Michonne davanti alla famiglia deceduta. Abbiamo capito, messaggio ricevuto, aveva un figlio, ora basta.
Di atmosfera radicalmente differente la storyline di Rick (che si andrà poi a congiungere con quella di Carl e Michonne). Si trova risposta alla questione che era stata posta a questo ad inizio episodio: la casa in cui si trovano è un rifugio momentaneo o definitivo? L’avvento di alcuni loschi figuri farà propendere per la prima opzione. In una interminabile quanto angosciosa sequenza vediamo Rick rendersi invisibile agli occhi dei nuovi inquilini e tentare, con successo, la fuga attraverso il tetto. A questo punto mi trovo molto ma molto indeciso. Non so se considerare tutto ciò un geniale omaggio a una qualsiasi scena di un qualsiasi film dove un qualsiasi amante, colto di sorpresa dal prematuro arrivo del marito, è costretto a nascondersi sotto il letto e fuggire dalla finestra con tanto di scarpe e pantaloni alla mano. Il tutto ovviamente filtrato con l’ansia tipica di TWD. D’altro canto non manca la sensazione spiazzante di essere stato catapultato in un recente lavoro di Carlo Verdone.
La terza storyline apre e chiude l’episodio, quasi ad abbracciare le due già citate. Glenn è stato raccolto dai nuovi (per il telefilm) personaggi e privo di sensi, vegliato da Tara, viene trasportato chissà dove. Questa vicenda vede una serie di spunti assai interessanti. Intanto il carattere di Abraham Ford potrebbe portare una ventata di aria fresca nei personaggi già molto depressi. L’elemento veramente interessante però è quello che ci riporta alla questione nodale della storia intera. Finalmente qualcuno parla del virus e presenta una possibile soluzione. Non so come prendere tutto ciò, ma sicuramente viene sollevato un interesse che l’influenza nella prigione (tanto per fare un esempio) faticava a sollevare.
La speranza, da adesso, è quella di evitare il più possibile linee inutili di narrazione, perché mi rendo conto che non tutti sono disposti a tollerare una certa lentezza nel racconto (che personalmente apprezzo molto). Poi che questo pericolo si possa scongiurare tenendo uniti tutti i personaggi, piuttosto che proseguire su linee separate, non lo si può sapere.



PRO:

  • Sequenza di Rick
  • Positività dei nuovi personaggi
  • Riportato alla luce il tema principale di The Walking Dead
  • Annullata del tutto la staticità dell’ultima stagione e mezzo.
CONTRO:
  • Dialoghi tra Carl e Michonne
  • Ridondanza metaforica nel ricordare la maternità di Michonne
  • Sotto certi aspetti Rick che si nasconde sotto al letto ed esce dalla finestra fa tanto di già visto (in occasioni totalmente diverse).

 

La continua ricerca di una rappresentazione mai banale ma così “pop” ha reso The Walking Dead un telefilm di cui mi è impossibile parlare totalmente male. Così anche questo episodio, che vede la seconda metà di stagione ancora non totalmente messa in moto, si guadagna una sufficienza. Sperando di poter riservare voti più alti più avanti.

 

Inmates 4×10 13.34 milioni – 6.8 rating
Claimed 4×11 13.12 milioni – 6.6 rating

VOTO EMMY

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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