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Glee 5×09 – FrenemiesTEMPO DI LETTURA 6 min

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Non ci vuole molto tempo per creare un fan sfegatato di una serie tv: se si guarda un telefilm veramente ben fatto e coinvolgente bastano pochi giorni per trasformare una persona normale in un fangirl/fanboy che passa le giornate a fare la maratona delle puntate mancanti, a leggere commenti e teorie sui blog e sui social dedicati a quella serie, ad attendere con ansia la nuova puntata
maledicendo anche la pausa più breve. Glee è stato uno splendido episodio di tutto ciò: ha creato un vero e proprio esercito di fan accaniti, i Gleeks, perennemente aggiornati anche sul più piccolo dettaglio dell’ultima comparsa della serie, disposti a fare le notti per seguire in streaming non solo le puntate, ma anche qualsiasi convention o evento che vedesse la partecipazione anche solo di uno degli attori preferiti, pazzi pronti a fare le valigie e ad espatriare solo per avere la possibilità di vedere i propri idoli live. Quando si riesce a creare un fenomeno di tali dimensioni, è molto difficile riuscire a smorzare un entusiasmo del genere, eppure gli autori di Glee ce la stanno mettendo davvero tutta. Trame viste e riviste, nuovi personaggi poco interessanti, pause lunghissime stanno davvero rovinando un telefilm che era diventato un vero e proprio stile di vita per molti. In generale, far uscire dal liceo un telefilm prettamente liceale è molto difficile e sono numerosi i casi di perdita di qualità (Gossip Girl, One Tree Hill, Dawson’s Creek e molti altri) e credo che la perdita di Cory Monteith non abbia fatto altro che peggiorare le cose facendo perdere definitivamente agli autori la voglia di dare un minimo senso a queste ultime serie. 
Considerando che l’ultimo episodio è andato in onda a inizio dicembre, dopo 3 lunghi mesi di assenza, ci si aspettava una puntata col botto, invece “Frenemies”, pur non essendo tra le punte più basse di questa quinta stagione, non è comunque degna di così tanta attesa. Innanzitutto, la tematica centrale non è per niente innovativa: considerando che Glee parla di un gruppo di amici talentuosi che vogliono sfondare, non c’è da stupirsi se si crei competizione tra loro e nemmeno del fatto che, prima o poi, avrebbero finito per pestarsi i piedi a vicenda. Insomma, episodi di rivalità di routine, già trattati più volte, come ad esempio in “Feud“. 
Classico caso di scontro molto, ma molto, ma molto prevedibile è quello tra Kurt e Elliot. Sin dalla sua audizione per entrare a far parte dei Pamela Lansbury, Kurt si è sentito minacciato dall’estroso talento di Starchild e, seguendo il consiglio di Blaine, decide di dare inizio ad un’amicizia tendenziosa, finalizzata a scoprire i punti deboli del rivale. Elliot però, pur avendo smascherato il piano di Kurt, è arrabbiato quanto un cucciolo di labrador e la loro presunta rivalità finisce, con grande sorpresa, a tarallucci e vino.
Se la rivalità tra Kurt e Elliot aveva delle basi di credibilità, del tutto appositamente creata per la puntata è stata quella tra Tina e Artie: entrambi primi delle classe, si devono battere per ottenere il diritto di pronunciare il tanto agognato discorso di fine anno. Certo, il rapporto tra Tina e Artie non è stato dei migliori, però quest’improvvisa rivalità è stata del tutto fuori luogo: innanzitutto perchè è stata di nuovo una scusa per ritirare fuori il tema trito e ritrito di quanto sia stronza Tina, ma soprattutto perchè è finita nel buonismo più melenso e scontato del mondo.
Tuttavia, quello che salva la puntata è che tra le tre coppie di “Frenemies”, una risalta in particolare e costituisce il vero nocciolo emotivo dell’episodio, l’unica storia interessante e non banale: l’ennesimo e forse finale scontro tra Rachel Berry e Santana Lopez. Il rapporto tra le due è stato abbastanza monocorde nelle prime due stagioni: con Santana che faceva il possibile per vessare la povera Rachel, all’epoca abbastanza fastidiosa e sfigata. Dopodichè, gli autori hanno deciso di far evolvere il loro rapporto in una direzione che non ho mai approvato e, soprattutto ho sempre trovato poco credibile. Amavo l’amicizia tra Quinn e Rachel, perchè in fondo avevano delle cose in comune e Quinn non ha mai voluto prendere il ruolo di star di Rachel. Quella tra Rachel e Santana è sempre stata e sempre sarà una lotta tra gatte: entrambe dotate di grande presenza scenica, ambiziose e talentuose, ma c’è una grande differenza tra loro, una differenza che mi spinge a patteggiare per Rachel, pur non essendo mai stata una sua grande fan. Rachel ha sempre voluto essere una star, la musica è la sua linfa vitale, il canto la sua arma, Barbra Streisand la sua musa e Broadway la sua casa. Rachel Berry è una precorritrice, una coraggiosa che prende la strada più difficile e la prende da sola, fregandosene delle conseguenze e del giudizio altrui. Fu la prima ad avere il fegato di fare l’audizione del Glee Club, di fare l’audizione per la Nyada, anche quando aveva fallito ed è stata la prima a trasferirsi a New York, mettendo da parte l’amore per seguire i suoi sogni. Si può forse dire lo stesso di Santana? No di certo. Non metto in dubbio il suo talento, ma non è mai stato chiaro che cosa volesse dalla vita. Era nelle Cheerios, ma poi ha seguito Quinn nel Glee Club, ma senza esserne troppo convinta. Poi se n’è appassionata, ma non così tanto da farne il suo futuro, decidendo di accettare la borsa di studio per cheerleading. Poi ha cambiato di nuovo idea, decidendo di inseguire Kurt e Rachel a New York, ma senza saper bene cosa fare. Mentre Rachel e Kurt si sbattevano per sfondare nella musica, lei ha scelto la strada più facile della pubblicità, puntando sulla propria bella presenza. E ora che Rachel è ad un passo da realizzare quello che ha sempre voluto, lei deve mettersi a fare la sua parassita! Per quanto Rachel sia esagerata ed eccessivamente drammatica, stavolta aveva totalmente ragione!
Di tutte le 1000 opportunità che ci saranno a New York, Santana ha scelto volontariamente e consapevolmente di insidiare il successo dell’amica, con il solo scopo di dimostrare che può essere al suo pari. Ma Rachel, per quanto insopportabile, fastidiosa e presentuosa è unica e Don’t Rain On My Parade è ufficialmente e totalmente sua. Santana ha fatto una carognata e ho apprezzato la scelta realistica degli autori di far mantenere a Rachel un certo tono e di non cedere all’egoismo di Santana. Inoltre, questo scontro potrebbe portare un po’di pepe in più in una trama che si stava pericolosamente appiattendo.

PRO:

  • Scontro Rachel/Santana.
  • Il ritorno di una Rachel ambiziosa, decisa e combattiva.
CONTRO:
  • Trama ripetitiva e in gran parte scontata.
  • Eccessivo buonismo nella soluzione degli scontri Kurt/Elliot e Artie/Tina.

Episodio scorrevole, ma non particolarmente degno di nota, ma l’unico elemento di novità fa ben sperare sulle puntate future. 
Previously Unaired Christmas 5×08 3.29 milioni – 1.1 rating
Frenemies 5×09 2.99 milioni – 1.2 rating

VOTO EMMY

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