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How I Met Your Mother 9×14 – Slapsgiving 3: Slappointment In SlapmarraTEMPO DI LETTURA 3 min

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Per recensire questo episodio ho bisogno che tutti abbiano ben chiaro una semplice equazione: FELICITÀ = REALTÀ – ASPETTATIVE. Che tradotta significa che un individuo sarà felice se la realtà supera le sue aspettative, viceversa sarà infelice. Partendo da questa equazione che può essere applicata a qualsiasi situazione posso dire con una certa sicurezza che questo episodio può essere piaciuto o meno a seconda delle aspettative di ciascuno. Il perchè è presto detto.
Non ritornerò sull’argomento della mancanza di idee dovuta alle 9 stagioni, però è indiscutibile che ci sia una certa stanchezza generale nelle puntate di quest’ultima stagione, una stanchezza che Bays e Thomas, sceneggiatori sia di questo che dello scorso “Bass Player Wanted“, hanno deciso di convertire in episodi costruiti ad hoc per focalizzarsi su una tematica o su una situazione cara al fandom. Lo si è visto fare per il Bro Code, per rivedere Barney in versione donnaiolo, per il misterioso Ananas ed ora è giunta la puntata dedicata allo Slapsgiving. Detto ciò, ora pensate a “Slapsgiving 3: Slappointment In Slapmarra” come ad una commemorazione di ciò che è stato e tutto vi sarà più chiaro e, si spera, meno triste.
E visto che siamo in tema di commemorazione è giusto fare un po’ di chiarezza sugli schiaffi: personalmente ero rimasto fermo ai 5 schiaffi della scommessa ma poi mi son ricordato che nella 7×09, tale “Disaster Averted”, pur di togliersi la cravatta con le papere Barney fece aggiungere tre schiaffi alla lista, ergo per cui il totale salì a 8. Ecco spiegato il perchè di tutti quegli schiaffi rievocati durante la canzone dei Boyz II Men.
Informazioni che dovreste già avere a parte, si può concretamente dire che l’intera puntata non è altro che una scenetta di due minuti allungata di troppo per altri 18, ed è questo il vero problema. È proprio la sensazione che non ci sarebbe stato uno “Slapsgiving 3” senza fantasticare sulla storia di Marshall che aumenta in maniera sproporzionata il differenziale tra “realtà” ed “aspettative”, un gap difficilmente colmabile già a metà puntata quando è ormai chiaro il tipo di episodio a cui si sta assistendo. La realtà è che la scelta di ambientare un’intera stagione durante il weekend del matrimonio di Barney e Robin è parsa fin da subito una mossa azzardata in quanto limitativa delle azioni e delle situazioni potenzialmente raccontabili, e in diretta conseguenza di questa scelta sono scaturiti episodi ricolmi di flashback, come questo, per sopperire alla mancanza di argomenti da trattare.
Come dicevo prima, la verità è che quando si assiste ad episodi autocelebrativi di questo tipo non si può avere un’opinione univoca, per lo più sarà negativa perchè molti associano ai vari Slapsgiving dei ricordi felici che però non trovano riscontro in questa terza edizione. È difficile replicare ciò che è stato e lo è ancora di più provando a non deludere, “Slapsgiving 3: Slappointment In Slapmarra” invece è fatto apposta per deludere tutti coloro che si aspettavano un episodio epico mentre risulta mediamente nella norma per chi, come il sottoscritto, ha ormai smesso di aspettare l’arrivo di momenti iconici e assiste a questa nona stagione per quello che realmente è: una lunga celebrazione degli antichi fasti della serie prima dell’addio finale.
Get used to it.

 

PRO

  • Piacevole la raccolta di schiaffi riassunta nel finale
  • Il maestro di schiaffi (Ted) che fatica a morire
CONTRO:
  • Era proprio necessario far sbucare i Boyz II Men dal nulla al matrimonio di Barney e Robin? Il buon senso e quel minimo di veridicità rimasta sono scomparsi in mezzo secondo
  • L’episodio trasuda una certa pesantezza in certi momenti, in altri molta prevedibilità
  • Una gag che doveva durare qualche minuto ha fatto da plot per un’intera puntata

 

Il voto è frutto di un mix tra la delusione di chi si aspettava un gran episodio e chi invece sapeva già a cosa andava incontro e quindi l’ha guardato con il cuore in pace. Ad ogni modo il risultato non ha soddisfatto nessuno, e su questo penso non ci sia da discutere.

 

Bass Player Wanted 9×13 7.71 milioni – 2.7 rating
Slapsgiving 3: Slappointment In Slapmarra 9×14 8.57 milioni – 3.0 rating

 

VOTO EMMY

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

2 Comments

  1. scusa ma cmq non aveva già dato 4 sberle, 1 subito, 1 al teatro e 2 nei successivi shiafeggiamenti… questa dovrebbe essere la quinta, invece nella puntata lui dice che è la quarta!?

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