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Under The Dome 1×04 – OutbreakTEMPO DI LETTURA 5 min

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“L’episodio è piatto, noioso e
ripetitivo. Questa serie si sta rivelando una perdita di tempo,
abbandonatela e andate a giocare con le farfalle, che forse vi
divertite di più”. Questo è quello che molti haters del web
avrebbero voluto scrivere su questo quarto episodio di Under The
Dome, poiché (come si diceva nella recensione di “Manhunt“)
il
sottoscritto dà sempre un occhiata generale all’Internet per vedere
come la pensa il popolo e farsi un idea generale…ma anche senza
raccogliere pareri, posso dire che vivo e navigo da abbastanza tempo
per sapere che esistono delle persone (con una terribile vita
sociale) che non aspettano altro che una cosa vada male solo per
poterne parlare male e demolirla nelle loro pseudo recensioni da critici televisivi.
Fortunatamente per noi fan dell’adattamento televisivo dell’opera di
Stephen King, questi haters sono sta volta condannati a mangiarsi il
fegato, perchè la nostra pazienza è stata ripagata e “Outbreak”
mostra finalmente gli artigli con cui il serial si era presentato nel
primo episodio e qualche nuovo trucco che spinge ancora di più a
rimanere incollati allo schermo.

Si spinge subito sul pedale
dell’ottimismo e Chester’s Mill viene subito bersagliata da una
pistola caricata a sfighe: militari e scienziati alzano le chiappe e
tornano da dove sono venuti, arrivando alla probabile conclusione non
possono fare nulla per loro e che stanno quindi perdendo tempo; Linda
e DJ Phil hanno dei mancamenti, il che è solo un preludio ad una
epidemia su cala cittadina che costringerà alla quarantena (per
evitare la diffusione); Angie tenterà la fuga ma romperà una
tubatura dell’acqua provocando un allagamento all’interno del suo
“soggiorno”; Julia e Barbie inizieranno una sorta di “sfida”
dove la prima ora sospetta del suo nuovo ospite e (essendo una
giornalista ficcanaso) ha la pulce nell’orecchio e comincia a
“fiutare il terreno” in cerca di una qualsiasi prova che la
conduca alla verità sul marito (del quale scopriamo esser medico e
indebitato fino all’invero simile), mentre Barbie invece si comporta
come un cieco in un campo minato, cerca di dribblare le varie mine
vaganti di Chester’s Mill per farsi gli affari suoi e sopravvivere a
questa seccatura della cupola, plus, evitare o rispondere con scuse e
ovvietà, alle domande di Julia (per nascondere il suo essere uno
scagnozzo di qualche boss)…e tutto questo, prima della sigla. Dopo
due episodi di assestamento, si torna al tenore dell’episodio pilota,
dove viene mostrata una crisi che minacciava non solo misure di
risoluzione drastiche e drammatiche ma anche la reale possibilità
che il cimitero di questa cittadina avrebbe avuto molti più ospiti e
il sempre più inquietante Padre Lester avrebbe avuto molto con cui
tenersi occupato (se escludiamo i loschi traffici con Big
Jim)…certo, tutto è bene quel che finisce bene (del resto, siamo
solo al quarto episodio) ma sta volta ce la si è vista brutta, ma
d’altro canto, non si è sopravvissuti senza conseguenze.
Fa innanzitutto piacere vedere che
alcuni personaggi sono stati più protagonisti di altri, perchè in
una situazione d’emergenza come questa, è logico che qualche
personaggio sia più utile degli altri e alcuni passino in secondo
piano per far spazio a loro affinché mostrino le loro qualità e
qualche caratterizzazione a sorpresa, sopra di tutti, Alice (che
finalmente mostra la sua utilità) e Junior, al quale viene affidato pure un posto nella polizia per il suo inaspettato
comportamento; “Little Jim” con un distintivo è un po’ come
avere il Joker alla Casa Bianca, ma bisogna riconoscere che siamo
davanti ad una interessante evoluzione di un personaggio che finora è
stato tanto fastidioso quanto le urla della sua “ragazza”.
Alcuni
dei segreti disseminati finora vengono a galla, ma il loro posto è
preso da altri sviluppi che lasciano più domande che risposte
(esempio: che voleva dire Phil con “non andare da Dee”?), cosa
che è assolutamente un bene per una serie tv che è stato impostata
per durare un bel po’ di stagioni, è così che si tiene vivo
l’interesse e la produzione questo lo sa bene e con il quarto
capitolo dell’odissea di Chester’s Mill ha dimostrato di saper fare
le cose con intelligenza. Il rapporto da Julia e Barbie arriva alla
rottura che tutti si aspettavano fin dall’inizio anche se un po’
troppo affrettato per gli standard seriali, forse…ma tra i due ci sono ancora segreti e di
sicuro non finisce qui.
Ma i veri momenti clou della puntata arrivano nel finale e sono a base di urla isteriche provenienti dallo scarico del lavello, infatti Big Jim (finalmente fiero del figlio) scopre
il suo più grande segreto, e successivamente, nella scena che è già diventata un
must, Joe “zittisce” lui e la sua “amichetta” durante la
registrazione di uno dei loro attacchi (e c’è da dire, che è
veramente troppo stupido e bambinesco tenere per loro la
cosa)… Colpo di scena di grande effetto e molto inquietante che
getta una nuova visione sulla natura della cupola, una versione presumibilmente senziente che interagisce a modo suo con i personaggi.
A questo punto,
abbiamo tutti gli elementi per cominciare a farci qualche teoria
sull’origine della trasparente arcata, come per esempio: possibile
che sia davvero “viva” e abbia una volontà? Lester dice che la
cupola è una punizione di Dio per lui e Big Jim…ok che il fanatico
religioso è una figura Kinghiana piuttosto ricorrente…ma se avesse
ragione? Se la cupola fosse davvero opera di qualche entità
sovrannaturale? Dirlo sarà pure una frase fatta, ma non ci rimane
altro da dire perchè solo continuando a guardare Under The Dome potremo
scoprire i tanti misteri di questa piccola cittadina maledetta.

PRO:

  • Colpo di scena n°1: Big Jim scopre il
    segreto di Junior
  • Colpo di scena n°2: Joe e il suo
    comportamento horror
  • Tanta suspance
  • Junior su nuovi livelli narrativi
CONTRO:
  • Teneri i segreti degli attacchi
    epilettici è un po’ troppo da teen drama
  • Linda & Barbie: già finita?
    Che peccato.

In realtà, c’è veramente poco che noi
di Recenserie possiamo dire, ma quel poco che possiamo dire lo
diciamo: 1) ve l’avevamo detto di dare pazienza e tempo alla serie;
2) è un ottimo episodio, pieno, compatto, scorrevole e godibile,
ricco di colpi di scena, segreti, affronti/confronti, scoperte e
motivi per andare avanti nella visione del serial. Ora non ci resta
che vedere se le promesse di sviluppo sollevate in questo episodio
saranno mantenute così come ce le immaginiamo anche nel prossimo. 

VOTO EMMY

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