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Men At Work 2×06 – 2×07 – Tyler The Pioneer – Uncle GibbsTEMPO DI LETTURA 3 min

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Il tema delle MILF è in voga trai ragazzi sin dal lontano 1999 quando la combriccola di American Pie, e nello specifico Finch e la mamma di Stifler, fecero la storia. Sono passati 14 anni e l’acronimo è ormai entrato volente o nolente nel gergo giovanile anche degli italiani che non masticano l’inglese ma che come per magia capiscono chiaramente il

significato di Mother I Like to Fuck. Tutto questo preambolo per parlarvi del perchè il titolo “Tyler The Piooner” non è propriamente corretto, almeno cinematograficamente parlando visto e considerato che il vero pioniere è stato Finch e non Tyler. Aneddoti a parte il primo episodio è una piacevole commistione di gag e situazioni ben costruite in cui tutti, Neal compreso, hanno un loro ruolo funzionale alla narrazione. Se la lotta intestina per l’ufficio ha un suo perchè e una sua morale, la spedizione in avanscoperta di Tyler Il Pioniere nelle lande sconosciute delle uscite con le MILF si gioca tutta sul rapporto con l’ex marito della MILF, qui interpretato da un Benjamin McKenzie decisamente maturato rispetto all’esperienza The O.C..

La scelta di non perseguire la strada canonica di seguire l’evolversi della relazione con la MILF ma di focalizzarsi sul rapporto con l’ex marito premia e soprattutto si fa perdonare per quel “pioneer” autoattribuitosi maldestramente. Pur non eccellendo quasi mai la puntata risulta comunque molto piacevole e si contraddistingue decisamente come una delle migliori di questa 2° stagione,nulla a che vedere con “Will Work For Milo” ad esempio.

Sul versante “Uncle Gibbs”, a parte ritrovare Robert Maschio o per meglio dire Il Todd di Scrubs di nuovo con un camice addosso, assistiamo ad una interessante quanto assurda gara sulla fortuna attribuita al gilè di Milo. Il susseguirsi di eventi benevolmente anomali fa partire il “duello” per il possesso del gilè tra Milo  e Tyler che sono sempre più convinti che sia un portafortuna eccezionale, nel mentre Neal è abbandonato a sè stesso, e francamente non ci dispiace, e Gibbs cerca di ricoprire invano il ruolo di zio serio per suo nipote Donald.
Dopo la breve storyline dell’ultima morosa di Milo francamente mi aspettavo la costruzione di qualcosa di simile nelle puntate seguenti, cosa che invece non si è verificata ma che comunque non ha danneggiato l’economia della sit-com sempre molto divertente e maschilista. Certo si potrebbe osare anche di più ma in fin dei conti va bene anche così…
PRO:

  • La diversa prospettiva degli appuntamenti con una MILF
  • Il modo di fare lo zio in puro stile Gibbs
  • La vendetta di Neal per l’ufficio
  • Guest star come se piovesse
CONTRO:
  • Non mi stancherò mai di ripetere che Neal è un peso
  • Storyline? No grazie

Men At Work va presa per quello che è, una sit-com adatta al pubblico maschile che tra sketch e situazioni ridicole ma plausibili cerca di strappare qualche risata riuscendoci molto bene. Ora non sarà la comedy dell’anno ma 20 minuti con il sorriso stampato sulla faccia te li lascia e questo è il suo lavoro, anche se oggettivamente si potrebbe migliorare qualcosa.

VOTO EMMY 2×06

VOTO EMMY 2×07

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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