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How I Met Your Mother 8×08 – Twelve Horny WomenTEMPO DI LETTURA 6 min

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In questa puntata di HIMYM vediamo dunque la seconda parte della storia che vede Marshall impegnato nella causa contro la Gruber Pharmaceuticals, colpevole di aver inquinato con i suoi prodotti chimici il lago “Frog Lake”, che viene rappresentata da Brad ovvero una vecchia conoscenza del nostro caro Eriksen che nella scorsa puntata ha tradito la sua fiducia sfruttandone l’eccessiva gentilezza.
Credo di poter dire con una certa gioia che questa settimana ci troviamo di fronte ad uno tra i migliori episodi di questa stagione secondo solo al “Who Wants To Be A Godparent” che finora è stato un pò il picco più alto dell’ottava serie qualitativamente parlando.
Marshall, a seguito di quanto successo nell’episodio precedente, si ritrova a dover affrontare in tribunale il suo ormai ex amico Brad in quello che verrà ricordato come il più grande caso della sua carriera; la situazione non è facile in quanto come ben sappiamo Brad ha studiato alla perfezione le mosse degli avversari e Marshall si vede quindi costretto ad improvvisare ed ad impegnarsi il doppio considerando che anche il suo posto di lavoro è in pericolo.
I suoi amici, con lo scopo di supportarlo, decidono quindi di fingersi malati da lavoro al fine di poter essere presenti nell’aula del tribunale ma durante le varie fasi del processo fanno a gara su chi da giovane fosse il teenager più “badass” del gruppo.
Nella recensione della scorsa puntata avevo criticato l’eccessivo irrealismo della trama dietro al processo di Marshall più che altro perchè non ha portato a nessuna gag esilarante in tutti i 20 minuti settimanali. Ebbene stavolta mi fa piacere notare che sono stato felicemente smentito dagli sceneggiatori; in questa 8×08 ogni lato “assurdo” della vicenda è stato sfruttato a dovere proponendoci un insieme di sketch molto simpatici e divertenti sfruttando anche dal lato registico il sempre amatissimo flashback nel flashback, vero e proprio marchio di fabbrica delle prime osannate stagioni.
Partiamo dai 2 elementi più umoristici dell’intero processo: Brad e la giuria.
Confesso che il personaggio interpretato da Joe Manganiello inizialmente non mi era piaciuto molto ma questo giro ha saputo decisamente sorprenderci in positivo. Il videotape che fa partire a metà processo riguardante la sua gita al lago è una piccola perla di divertimento e la scena di lui che suona il sax è fenomenale, raramente in questa stagione ho trovato scene che abbiano suscitato in me simili risate.
Il giudice e la giuria poi sono stati un’altro pezzo importante della buona riuscita della puntata grazie ai continui apprezzamenti nei confronti del fisico di Brad. La giuria era composta interamente da donne (da qui il titolo dell’episodio traducibile con un “Venti donne arrapate”) quindi è facile capire il perchè siano attratte dagli addominali dell’uomo ed è qui che il giudice funge da arma in più. Bello anche il disegno fatto dal notaio raffigurante lei tra le braccia del muscolosissimo rivale di Marshall.
Comunque, la storia del processo tutto sommato finisce in “tarallucci e vino” considerando che il nostro Marshall vince sì la causa ma non ottiene il risarcimento voluto; mezza vittoria resa però più importante grazie alla riappacificazione finale con Brad che finalmente torna ad essere per Marshall il “Brunch-Bro” perduto qualche anno prima.  Alla fine si scoprirà pure che la sentenza di questo processo farà capire a Marshall cosa vuole fare “da grande”: Spinto dal forte senso di giustizia e di bontà che l’ha sempre contraddistinto si presenta di fronte al Comitato Giudiziario dello Stato di New York per presentare domanda per diventare un Giudice. A livello lavorativo credo sia il punto d’arrivo più alto a cui Eriksen possa arrivare; la teoria del sassolino poi è tipica del suo carattere: basta una piccola buona azione per scatenarne tante altre in sequenza.
Parlando poi degli altri 4 personaggi principali come ho già detto si ritrovano ben presto a discutere su chi sia stato in giovane età il teppistello di quartiere più duro.
Lily viene presentata come una sorta di bulletto che incute timore tra i bambini i quali scappano appena la sentono arrivare; si mostra poi sprezzante del pericolo anche di fronte alla polizia quando presenta dei documenti falsi, non è nulla di epico ma è innegabile il fatto che faccia (sor)ridere l’idea di spacciarsi per una donna asiatica di mezz’età. Robin invece, che ricordiamolo in adolescenza è stata una cantante di discreto successo, racconta di essere stata la classica rocker che fa sempre più casino possibile facendo party particolarmente rumorosi negli alberghi nei quali è ospite. Impossibile non ravvisare una velata citazione alla generazione di Miley Cyrus che si è impossessata di MTV, ma non divago per non bestemmiare.
Tra tutti, sono le storie di Ted e Barney quelle che convincono meno: nel caso di Ted si sapeva già come sarebbe andata a finire considerando l’estrema bontà del suo personaggio mentre sappiamo bene che Barney, prima di diventare il playboy che tutti conosciamo, era un ragazzo piuttosto sfigatello che a quanto pare aveva l’hobby di partecipare ad un club di magia assieme ad alcuni poliziotti.
Alla fine comunque si scoprirà che anche Robin aveva ingigantito la sua versione dei fatti in quanto invece di essere una cantante ribelle è stata una ragazza tranquilla capace addirittura di vincere il premio come ospite più educata dell’albergo.
L’unico racconto d’adolescenza sul quale a quanto pare c’era più di un filo di verità era proprio quello iniziale di Lily che sembra incutere timore perfino ai ragazzi del giorno d’oggi tramite una possibile leggenda urbana che si tramanda. Poi quel fischiettio da predatore in cerca della preda è adattissimo a creare l’atmosfera di terrore intorno alla neo mamma.
Anche in questo caso, le storie di “gioventù ribelle”, non sono state un capolavoro ma tutte nel loro piccolo sono più che gradevoli e cosa importante hanno saputo far divertire, fattore messo in discussione più volte di recente…
Analizzando il personaggio di Ted, dopo l’improvvisa “svegliata” delle ultime settimane che ha rivitalizzato il nostro interesse nei suoi confronti, si ritrova nuovamente in una fase di stallo in questa puntata nella quale viene decisamente surclassato in importanza da tutti gli altri personaggi. L’augurio è che il suo costante miglioramento non svanisca dal nulla e che anzi continui a crescere perchè lo show ne gioverebbe veramente tanto.
Infine va analizzata la situazione sentimentale tra Barney e Robin: dopo parecchie settimane nelle quali i due hanno continuato a lanciarsi occhiate dolci e via dicendo, nella scorsa puntata abbiamo visto la ragazza “rifiutare” un tentativo di bacio da parte del suo amico lasciando quindi il povero Barney alquanto deluso ed affranto. Inizialmente è evidente l’imbarazzo tra i due che infatti fanno, come ogni adulto, finta non sia accaduto nulla tuttavia a fine episodio hanno un naturale chiarimento sulla vicenda durante il quale Barney dice che non si metterà più in ridicolo provando a conquistare la canadese e d’ora in avanti la vedrà “solo” come un’amica (ah che bello se anche nella vita reale fosse così facile…); questa volta però sarà lei a rimanerci male per come sono “finite” le cose quasi come a pentirsi del rifiuto avvenuto qualche giorno prima. Insomma a distanza di una settimana i ruoli si rovesciano completamente… la domanda ora è: il sentiero della loro storia d’amore quanto impervio sarà ancora prima del ricongiungimento finale?

 

PRO:

  • Il videotape softcore di Brad
  • The King of Frog Lake
  • Marshall doppio pollice in su: eccellente la sua parte.
  • Il giudice e la giuria
CONTRO:
  • Purtroppo il personaggio di Ted non è “(ri)cresciuto” come durante le precedenti puntate

 
Insomma pollice decisamente alto per questa puntata, e tutta l’ottava stagione fosse stata così sarebbe stata decisamente più gradevole. Auguriamoci che Babbo Natale quest’anno ci faccia un regalo dandoci in dono episodi da così a meglio per questa serie, anche perchè in cantiere una doppia puntata natalizia…

 

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

4 Comments

  1. sinceramente la puntata è stato veramente bella , o meglio la parte di marshall, il resto di una noia mortale , non mi ha preso la storia dei bulletti , mi ha irritato l'ennesimo tira e molla tra Barney e Robin !!! comunque la qualità è salita , speriamo in bene per le prossime puntate !!!

  2. Dedicare due puntate a Marshall è stata cosa buona e giusta: lasciare per un po' il personaggio di Ted nell'angolino non è poi così male 🙂 Le storie dei bulletti sono carine ma niente di più: il meglio della puntata è stato sicuramente il personaggio di Brad X°°D

  3. quoto mugnezz…l'unica cosa che salva e fa lievitare il voto di questa puntata è sicuramente Marshall. Per il resto zero…patetico far chiudere la scena di Robin con quel "oh" mormorato. Cioè…seriously??? -.- Ted, Barney e Lily sfruttati pochissimo. Questa era una puntata dedicata a Marshall ed ha funzionato, speriamo di vederne altre in futuro…magari coinvolgendo anche gli altri protagonisti

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