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Arrow 1×06 – LegaciesTEMPO DI LETTURA 7 min

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 Apriamo questa recensione con un nuovo paragone, sta volta, non con “Smallville” ma con un altro franchise supereroistico: quello di Batman. Sin dal pilota, abbiamo come avuto il sospetto che il serial Arrow volesse ricalcare (se non scimmiottare) le atmosfere dark, impegnate e crepuscolari che hanno contraddistinto la Dark Knight Trilogy: recente versione cinematografica del Cavaliere Oscuro diretta dal Christopher Nolan, versione prettamente diretta con un taglio molto realistico dell’universo Batmaniano. Se all’inizio Arrow poteva essere considerato “il telefilm di Batman senza Batman”, adesso gli showrunner cominciano a mettere i puntini sulle i e definire le sottili differenze che caratterizzano questi due personaggi partendo dalla ideologia dietro la maschera. Potrebbe essere solo una puntualizzazione da precisino, ma se guardiamo a fondo “Legacies” e le sue dinamiche, notiamo che il sesto episodio della prima stagione è anche il primo in cui Oliver Queen (ancora sprovvisto di un alias supereroistico) si comporta da eroe nel vero senso del termine, facendo capire allora spettatore che le atmosfere potrebbero anche essere identiche a quelle del Nolan’s Batman, ma il comportamento dei due personaggi no.
Da una parte, abbiamo Bruce Wayne: di famiglia ricca con genitori impegnati nella filantropia, vittima di una strage famigliare e di una crescente rabbia verso una società che non fa nulla contro il crimine, ma anzi, lo fomenta; poi parte per un viaggio che lo trasforma in un arma vivente e dopo essere tornato e aver trovato un simbolo che tutti riconoscessero come icona della giustizia, diventa Batman e dichiara guerra al crimine e ai criminali. Dall’altra, abbiamo Oliver Queen: di famiglia ricca con genitori votati all’economia e al solo guadagno, vittima di una strage famigliare e di una crescente rabbia verso un complotto ordito da una società criminale nascosta nell’ombra; tutto questo, scoperto dopo un naufragio che lo costringe ad anni di isolamento su un isola, dove impara a trasformare il suo corpo in un arma; tornato a casa, diventa Freccia Verde e dichiara guerra a coloro che hanno contribuito a rendere degli infami i propri genitori e aver reso la sua città un pozzo di criminalità.
Seppur molto labili e sottili, le differenze sono palesi, e in questo episodio sottolineate con l’evidenziatore. Batman parte subito con delle intenzioni totalmente disinteressate e votate solamente al bene delle persone e alla distruzione del crimine, missione tanto nobile quanto impossibile. Freccia Verde, al contrario, è più simile ad un soldato che si fa carico di una missione precisa: tutto quello che non rientra nelle sue principali task, è da considerare irrilevante. Come Diggle però gli fa notare, le sue abilità potrebbero essere utili per fare la differenza, non solo riguardo alla soluzione dei maneggi orditi da Robert Queen e soci, ma anche alle sofferenze in generale di Staling City. Nonostante la strada per essere considerato un eroe è ancora lunga, Oliver Queen compie un piccolo, grande passo per sé stesso, dimostrando di aver preso coscienza del contributo che può dare con le sue risorse: un piccolo passo verso l’essere l’eroe che è destinato ad essere e alla riconquista dell’umanità perduta sull’isola (vedi la cena al volo con la madre).
Altra grande nota di merito per “Legacies”, è l’introduzione di un celebre gruppo di criminali DC Comics famosi per la loro eccentricità, qui invece totalmente rivisitati in una maniera che non può non far riflettere. La Banda Della Scala Reale fa ufficialmente il suo debutto nell’Arrowverse, ma invece di dipingerli come dei kitchissimi villains, utilizza questi personaggi per descrivere una triste realtà odierna: la crisi, il crescente bisogno di soldi e una situazione di difficoltà finanziaria creata dalla multinazionali che trasferiscono le loro attività all’estero, lucrando sulla bassa manodopera dei paesi meno sviluppati (o in incalzante crescita) e creando disoccupazione nel territorio nazionale. Può darsi che qualche fan purista dei personaggi possa essere adirato nell’eccessiva rivisitazione della Royal Flush Gang, ma è anche vero che nei fumetti questi personaggi hanno avuto diverse incarnazioni, così tante che è difficile stabilire quale sia quella principale e caratterizzante del gruppo (se non quella di vestirsi a tema carte da gioco); quindi, anche se può storcere il naso l’idea di renderli semplici criminali di fortuna mossi dalla disperazione, la caratterizzazione serve per calare questi personaggi in un contesto moderno e tirare acqua al mulino di Diggle e del cammino dell’eroe che Freccia Verde deve intraprendere, oltre che ha descrivere la fittizia Starling City nel modo più malfamato e mafioso possibile.
Ma “Legacies” non esaurisce qui i suoi pregi, dato che tra i tanti già elencati, c’è quello di un minutaggio dosato praticamente alla perfezione, dato che, non solo c’è il tempo di dire tutto quello che abbiamo detto sopra, ma c’è anche il tempo per: fornire il solito flashback isolano munito di importanti retroscena, dare un maggior spessore a due importanti personaggi del cast (Thea e Tommy, che cominciano ad allontanarsi dalla figura di “sorella viziata” e “amico scemo” del protagonista) e tutto quello che serve per confezionare un prodotto di genere supereroistico come le solite ben coreografate scene d’azione. L’unica pecca dell’episodio, è che si avverte come una generale sensazione di “pausa transitoria” in questo episodio, come se le puntate dalla prima alla quinta facessero parte di un grande arco narrativo, e questa puntata rappresentasse come una pausa prima del prossimo. Ma nonostante ciò, il difetto non intacca e non sminuisce gli altri pregi di “Legacies”.
L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nelle puntate.

  1. Quando Tommy va trovare Laurel nel suo ufficio, nomina la città di Coast City. Nei fumetti DC Comics, è la città protetta dal supereroe Lanterna Verde/Hal Jordan.
  2. Questo è il primo episodio in cui scopriamo il nome dell’arciere cinese che salva Oliver sull’isola: come avevamo pronosticato nella recensione di “Honoring Thy Father“, il personaggio si chiama proprio Yao Fei. Anche se la sua storia nel telefilm ci è ancora oscura, già così, questa versione televisiva sembra essere molto diversa alla controparte cartacea, comparsa per la prima volta su 52 #6 del 2006. Nei comics, Yao Fei abbraccia l’alias di Accomplished Perfect Physician, riuscendo a sviluppare un metodo per incanalare le energie del suono ed ottenere grazie ad esso svariati poteri; durante la gioventù e gli studi per diventare medico, incappò in un monaco cinese che lo addestrò a questa arte e mise così i suoi poteri al servizio della Cina.
  3. Fa il suo debutto un celebre gruppo di villain DC della Justice League: la Banda Della Scala Reale. La Royal Flush Gang compare per la prima volta su Justice League Of America #43 del 1966 e, come molti gruppi e/o personaggi dei fumetti, ha avuto diverse incarnazioni con conseguente ricambio organico di membri affiliati, cambiati di formazione in formazione. Ma al di là delle molteplici versioni della squadra e dei suoi componenti, la Banda Della Scala Reale è principalmente un gruppo di super criminali vestiti da carte da gioco, i cui nomi in codice si basano sulla scala reale presente nel gioco di carte del poker (Asso, Re, Regina, Fante e Dieci).
  4. Vengono citate le Stagg Industries di proprietà di Simon Stagg, personaggio piuttosto ricorrente nell’Universo DC principalmente conosciuto per esser stato il responsabile della creazione del supereroe Metamorpho, con la quale condividerà diverse schermaglie. Compare per la prima volta su Brave And The Bold #57 del 1964 e sarà sempre raffigurato come un meschino e viscido uomo d’affari iperprotettivo verso la figlia Sapphire Stagg.
PRO:
  • Primo vero atto da eroe per Freccia verde
  • Introduzione della Royal Flush Gang e successiva rivisitazione moderna e attuale
  • “Family Moment” per Oliver e Moira Queen
  • Minutaggio dosato perfettamente
  • Maggior tridimensionalità per Thea e Tommy
CONTRO:
  • Generale sensazione transitoria
Nonostante la generale sensazione di transizione e pausa per la trama generale sui peccatucci della famiglia Queen, “Legacies” si presenta come una puntata ricca di avvenimenti e spunti, classificandosi come un episodio estremamente godibile e soddisfacente.

 

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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